Arredo Made in Brianza
Nell’anta dell’armadio
il sanificatore a ozono

Ludovica Mascheroni di Mariano Comense punta sull’innovazione con un sistema brevettato per igienizzare i vestiti

Nel quartiere generale di Mariano Comense, Fabio Mascheroni e Roberta Caglio, fondatori e titolari del brand Ludovica Mascheroni, stanno implementando la produzione di armadiature (armadi, cabine armadio e bauli) con sistema di sanificazione a ozono. Si tratta di un sistema brevettato che sfrutta le più avanzate tecnologie nel settore e che garantisce l’igiene di capi, scarpe, cappotti e accessori, in grado di eliminare odori e soprattutto allergeni, germi e batteri in pochi minuti e in maniera ecologica.

«Avevamo già iniziato a sviluppare questo tipo di prodotto ma ora la richiesta è aumentata sia in Italia che all’estero. Siamo orgogliosi di proporre un prodotto non solo bello e ricercato ma anche utile e funzionale. Riporre vestiti, scarpe e accessori nell’armadio con la garanzia che questi vengano sanificati è un plus che sempre più persone richiedono e noi siamo felici di offrire, con quell’attenzione allo stile, al bello e ai dettagli che da sempre contraddistingue la manifattura Made in Italy».

L’azienda occupa 40 dipendenti e oltre un centinaio di laboratori artigiani esterni nel territorio del Comasco e della Brianza a cui affidano produzioni specifiche. Dopo anni di expertise maturata nella produzione per conto terzi nell’ambito dell’arredo, Roberta Caglio e Fabio Mascheroni, coppia nella vita e nel lavoro, fondano nel 2009 il brand Ludovica Mascheroni con sede produttiva a Mariano Comense e showroom a Meda, nel cuore del distretto del mobile più importante in Italia. Specializzato in interior design di lusso, da qualche anno il brand ha avviato anche un side project dedicato alla couture: «vestire mobili e persone non è poi così diverso quando sei abituato a una clientela molto esigente, che richiede una produzione completamente artigianale e l’impiego di materiali pregiati e ricercati».

La situazione attuale non ha fermato la creatività e la voglia di fare dell’azienda: «stiamo cercando di trasformare la situazione di crisi in opportunità attraverso nuovi modi di proporre e vivere il design e la moda. Da sempre lavoriamo sulla qualità e non sulla quantità. Abbiamo voglia di dare nuova vitalità alla nostra creatività e alle capacità dei nostri artigiani, rimodulandole sui nuovi scenari imposti dalla situazione attuale».

Ed ecco che per la parte Home, l’azienda sta lavorando su un nuovo concetto di casa e design «La vita sociale nei prossimi mesi sarà molto limitata. Tutti riscopriranno la voglia di incontrarsi tra pochi amici e persone care nelle proprie case che dovranno trasformarsi per cene ed eventi con vere e proprie scenografie. Concentreremo quindi la nostra creatività nel concepire arredi e spazi che possano cambiare spesso d’abito. Un esempio? Stiamo realizzando il guardaroba per il sofà, ovvero un armadio che vivrà al centro del living dove si potranno mettere i diversi abiti del sofà. Allo stesso tempo ci sarà una grande voglia di stare all’aria aperta, per questo stiamo realizzando dei mini bauli con kit per lo champagne o per il pic nic».

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