Bonus mobili,
sale il tetto di spesa
Ossigeno alle imprese

Approvato un emendamento alla legge di bilancio: il limite passa così da 10 a 16 mila euro. Soddisfazione di FederlegnoArredo: «Bene anche l’intervento sui sanitari, ossigeno alla nostra filiera»

In un anno così altalenante anche per il distretto brianzolo, arriva una notizia confortante per il bonus mobili. Che è stato incrementato, passaggio vitale, e non è l’unico segno favorevole per la filiera.

FederlegnoArredo in una nota rivendica infatti le importanti conquiste di queste ore: «L’innalzamento del tetto di spesa da 10 a 16mila per l’acquisto di mobili in occasione di ristrutturazioni; l’introduzione del cosiddetto bonus idrico pari a 1.000 euro per la sostituzione di vasi sanitari, rubinetteria e soffioni doccia con nuovi apparecchi a scarico ridotto e l’esenzione per gli allestitori di fiere ed eventi dal pagamento della prima rata 2021 Imu sugli immobili». Dichiarando grande soddisfazione di fronte a quanto sancito dagli emendamenti approvati in Commissione Bilancio alla Camera. «Si tratta di misure volte a dare slancio e impulso alla nostra filiera - rimarca la Federazione guidata da Claudio Feltrin - e a dare sostegno a uno dei settori più colpiti dalla pandemia, ovvero quello degli allestitori fieristici e di eventi».

Il bonus mobili è un elemento che ha permesso di affrontare anche i tempi delicati prepandemia e resta più essenziale che mai. Il giudizio è testimoniato dai numeri: «Dal 2013 ad oggi il bonus mobili è stato utilizzato da 200mila beneficiari all’anno a dimostrazione di quanto sia una misura capace di smuovere il mercato interno».

La detrazione resta pari al 50 per cento delle spese documentate per l’acquisto di mobili in occasioni di ristrutturazioni; si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche).

Per quanto riguarda in particolare il bonus idrico, entra in campo anche l’approccio green: «Rientra in una visione più ampia che la Federazione ha della sostenibilità e del risparmio delle materie prime: accanto all’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare, l’efficientamento idrico è l’altro indispensabile tassello».

Infine, quello che è un dramma nel dramma trova un piccolo sollievo: l’esenzione dal pagamento Imu per gli allestitori, categoria che da febbraio a tutt’oggi è ferma, con perdite di fatturato a dir poco devastanti, che sfiorano il 90%. Non risolve tutti i suoi problemi, è chiaro, ma almeno viene definito un intervento che va nella giusta direzione.

“Cammino” che però deve proseguire per assicurare continuità anche in virtù di un ragionamento preciso: «La casa - ricorda FederlegnoArredo - durante tutta l’emergenza Covid è tornata ad essere centrale per gli italiani e la sottoscrizione trasversale degli emendamenti da parte di tutte le forze politiche dimostra come il legno-arredo possa rappresentare un driver di ripartenza per il nostro Paese».

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