Como e il futuro societario,
si cercano nuovi equilibri

Nuovi scenari all'orizzonte e nuove fisionomie possibili per la società. Di Bari, Lanzanova e Rivetti, tutti e tre insieme? E' un'idea. O meglio, una proposta

Nuovi scenari all'orizzonte e nuove fisionomie possibili per la società. Di Bari, Lanzanova e Rivetti, tutti e tre insieme? E' un'idea. O meglio, una proposta. Che Antonio Di Bari ha fatto ieri mattina ad Abele Lanzanova. Dopo che l'altro giorno il presidente del Como ha dichiarato di essersi scocciato dell'atteggiamento della cordata bresciana, dicendo senza mezzi termini di essere molto scettico sulla buona conclusione della trattativa, ieri di prima mattina i due si sono incontrati a casa di DiBari. Per parlarsi finalmente di persona, faccia a faccia. Ed è uscita appunto la proposta che Lanzanova possa entrare senza il suo "dubbioso" gruppo di soci, in prima persona, per ora con una quota minoritaria. «Da parte mia considero chiusa la trattativa così come era stata concepita sinora - ha spiegato Di Bari -: come ho detto l'altro giorno, visto che il gruppo di Lanzanova ha ancora perplessità e continua a ritardare l'appuntamento finale, io non ritengo più di proseguire questa trattativa con loro. Però c'è comunque un preaccordo sottoscritto. E tutto sommato c'è pure l'interesse e la voglia personale da parte di Lanzanova - che ieri, a differenza di Di Bari, era a Monza a seguire gli azzurri, ndr - di non lasciare perdere l'opportunità di entrare nel Como.

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