Piano casa, la Bcc di Alzate:
tassi agevolati con meno oneri

La banca di credito cooperativo incontra i 162 sindaci della provincia di Como e offre un patto per lo sviluppo e il rlancio dell'economia locale: in cambio di una riduzione dei costi di costruzioni e degli oneri di urbanizzazione da parte dei Comuni, l'istituto di credito è pronto a tagliare i tassi di interesse e a porre condizioni più favorevoli sui mutui concessi ai cittadini. Lunedì il primo incontro.

Il piano casa incombe, lo strumento che introduce una serie di interventi legislativi per stimolare la ripresa dell’edilizia abitativa, anche in funzione anticrisi, è ormai pronto per il decollo: il termine entro cui i Comuni possono adottare questo piano è il 15 ottobre (ieri è stata bocciata la richiesta in consiglio regionale di prorogarlo al 31 dicembre). In sostanza, saranno così semplificate le procedure, per permettere ai proprietari interventi sulle proprie case per aumentarne la cubatura fino ad un massimo, in Lombardia, del 30% rispetto alla superficie di partenza. Questo il dato di partenza Ed è a questo punto che, se è vero che questo piano ha una funzione di rilancio dei consumi in chiave anti-crisi, la Bcc di Alzate Brianza, la banca di credito cooperativo guidata da Giovanni Pontiggia, ha deliberato nel consiglio d’amministrazione di lunedì sera, di scendere in campo e di mettersi al fianco di Comuni, privati e imprese del territorio. Così, lunedì prossimo, nella sede di Alzate, i vertici della banca incontreranno i 162 sindaci della provincia di Como e a questi «offriranno» un nuovo accordo. «Si tratta di un provvedimento di tipo economico, di rilancio e supporto dell’economia locale - spiega il presidente Pontiggia -. Un patto che offre un costo del denaro a tassi di vantaggio, e una durata dei mutui più favorevoli in cambio dell’impegno da parte delle amministrazioni locali di una riduzione significativa degli oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione, naturalmente per le opere previste nell’ambito di attuazione del piano casa». Pontiggia spiega che il principio di questo accordo ruota tutto intorno ad un dato importante: più i sindaci tagliano costi e oneri ai privati e più la Bcc è pronta a rivedere le sue condizioni. Con un dettaglio in più. «Non prevedendo un vero e protocollo a cui aderire, ma lasciando aperta la trattativa sulle condizioni, è chiaro che ogni singolo sindaco - dice Pontiggia - potrà farsi parte attiva, potrà giocare questa opportunità lungo una trattativa del tutto individuale. Noi siamo disponibili a sostenere questo progetto dall’inizio, a cominciare dal singolo cittadino, per via dell’inevitabile ricaduta come volano di lavoro che avrà sul territorio e per le imprese locali». C’è anche un ulteriore aspetto da tenere in considerazione fra le «condizioni» che pone la banca: saranno privilegiati i progetti di intervento con attenzione al rispetto ambientale o alla natura ecologico delle misure adottate. «È una piccola cosa, ma credo che se si debba sostenere il territorio - spiega Pontiggia - siano proprio le piccole cose, i piccoli interventi messi in campo a diventare significativi per un territorio intero. Anche queste misure, magari minime ma concrete, siano una prova, se si vuole, di come attuare piani di coalizione sul territorio».

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