Cantù, coppia di ladri al market
Lei distrae i clienti e lui borseggia

Ultimo caso di una lunga serie nei supermercati all’Eurospin di via Milano: poi la denuncia ai carabinieri. «Scusi, mi può dire il prezzo lì in alto?». Poi sfila il portafogli

Nuove tecniche per derubare i clienti dei supermercati. «Mi scusi, mi può dire il prezzo su quello scaffale in alto? Non lo vedo bene». Così la ladra della coppia che prende di mira la propria vittima direttamente tra le corsie. Una scusa come un’altra per distrarre la sfortunata. Che, da un complice - o da una complice - di colei che chiede l’informazione, viene borseggiata.

La segnalazione

A riferirlo è chi, in questi giorni, ha avuto diretta conoscenza del furto, denunciato ai Carabinieri di Cantù, avvenuto all’interno dell’Eurospin di via Milano. In questo caso. Perché sembra, secondo quanto viene riferito, che la strategia sia messa in atto anche in altri supermercati e in altri centri commerciali. E sono diversi i portafogli senza soldi e senza documenti poi ritrovati dagli uomini dell’Arma o portati in comando. Il fenomeno sarebbe abbastanza nuovo per cui, al momento, denunce specifiche e mirate sul meccanismo in questione, ad oggi, a Cantù, non sarebbero state presentate.

La sospettata principale è una donna, giacca color marrone chiaro, età circa 35 anni, e mascherina in volto, che distrae nel chiedere il prezzo dei prodotti sugli scaffali posti più in alto. Mentre l’altro, o l’altra della coppia, con destrezza, sfila il portafoglio.

«Solitamente sono in due, ti curano quando prendi la moneta del carrello, guardano dove metti il portafoglio, mentre giri per la spesa - riferisce Nello Maspero: a presentare denuncia, per quanto avvenuto sabato mattina, verso le 11.30, è stata una persona di sua conoscenza - La persona, in questo caso donna, ti distrae chiedendoti qualche informazione. Mentre l’altro o l’altra a colpo sicuro ti sfila il portafoglio. Sono bene addestrati perché sanno i punti dove non ci sono sorveglianze, sono velocissimi. Serve probabilmente più sorveglianza nei supermercati e più attenzione di chi entra a fare la spesa».

Gli altri stratagemmi

Sinora, si sono viste soprattutto strategie di diverso genere. In particolare, all’esterno dei supermercati, nei parcheggi. Come la monetina caduta, lo specchietto o gli occhiali rotti, la finta retromarcia o il finto incidente, il sasso sulla portiera, la messinscena del finto amico di famiglia. Per agganciare le vittime sui parcheggi di centri commerciali, supermercati e discount.

Magari per un furto volante, come una borsetta sottratta dal sedile, anche qui, di un complice. Ma dopo la spesa si può rischiare anche di più: gli azzardi maggiori si spingono fino al pedinamento sotto o dentro casa, per sottrazione di denaro, valori o, in genere, truffe. Chi tutela i consumatori, infatti, invita a non voltarsi mai mentre si carica la spesa in auto. Mentre a Cantù e dintorni, tra gli operatori del settore attivi nella vigilanza e nelle investigazioni, le guardie sono arrivate anche tra le corsie dei discount.

Nei parcheggi, bisognerebbe resistere alla tentazione di girarsi quando qualcuno chiede informazioni, se non dopo aver riposto la spesa nel baule e aver attivato la chiusura centralizzata.

E dato che forse anche i ladri iniziano a capire che è più difficile agganciare gli sconosciuti tra le auto in sosta, si prova con la naturalezza di una banale richiesta mentre si sta facendo la spesa.

Christian Galimberti

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