Como, maxi frode fiscale
Due cooperative sotto accusa

La procura: fatture false per trenta milioni di euro sulla manodopera delle imprese di pulizia

Como

C’è chi da una parte avrebbe già in parte confessato il giro di fatture false. E chi dall’altra, invece, avrebbe negato tutto e si dice pronto di dimostrare la regolarità delle operazioni finanziarie contestate. Nel mezzo c’è la Procura di Como, che è pronta a chiedere il processo per gli amministratori di due importanti società cooperative comasche e di un terzo, legale rappresentante di un’altra società che non avrebbe in realtà alcuna struttura aziendale e che sarebbe stata pensata solo come “filtro” per poter creare un complesso giro di denaro e carta per frodare il fisco.

L’inchiesta, chiusa di recente dalla magistratura comasca, in realtà è più ampia e coinvolge altre società cooperative delle province di Milano, Latina e Bologna. I numeri sono clamorosi: secondo gli inquirenti le fatture false emesse tra il 2007 e il 2011 supererebbero, come valore, i 30 milioni di euro.

Tutti i particolari dell’inchiesta sul quotidiano in edicola oggi, domenica 15 febbraio

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