Futuro Cantù, si lavora per i rinnovi di Nikolic e Bucarelli

Mercato Ci sono un paio di circoletti rossi sul poster della Pallacanestro Cantù versione 2022/2023 appeso nell’ufficio del general manager Santoro

Ci sono un paio di circoletti rossi sul poster della Pallacanestro Cantù versione 2022/2023 appeso nell’ufficio del general manager Alessandro Santoro. Sono sopra i volti di Lorenzo Bucarelli e Stefan Nikolic, due per i quali il club starebbe pensando di fare un sacrificio pur di trattenerli anche nella prossima stagione.

Hanno, entrambi, contratto in scadenza il 30 giugno, ma rientrano nei piani tecnici. Alla loro seconda stagione (l’italiano fu scelto dall’allora coach Marco Sodini e il serbo dall’ex gm Daniele Della Fiori), sono stati i giocatori maggiormente migliorati, grazie anche alla cura Sacchetti, che non a caso li avrebbe messi in cima alla lista delle priorità.

Sa, il tecnico, di poter contare ancora su Filippo Baldi Rossi e Francesco Stefanelli, blindati dal secondo anno di contratto, ma ripartirebbe volentieri da colui che spesso ha affiancato (e sostituito) gli stranieri Rogic e Logan, sia in regia sia come guardia, e dal “numero tre” forse migliore del campionato, esploso proprio nel momento in cui - tra Dario Hunt, Giovanni Pini prima e Alessandro Morgillo poi, Matteo Da Ros e lo stesso Baldi Rossi - è stato liberato da compiti di “lungo” puro.

Due talenti, anche in fase difensiva, sui quali varrebbe la pensa investire. Ai rispettivi agenti sarebbero già arrivate le intenzioni di Cantù e le porte di accesso potrebbero essere aperte. Una bella base di partenza, anche se con le attuali regole di mercato - e le sirene che potrebbero suonare da altrove (il caso Jordan Bayehe dell’anno scorso insegna) - invitano alla massima cautela.

Per quel che riguarda gli altri giocatori, i destini sembrerebbero segnati: per Matteo Da Ros, infatti, la Pallacanestro Cantù pare intenzionata a far valere la clausola di uscita dal contratto e quindi il capitano si ritroverebbe free agent dal primo luglio. Stessa cosa per Dario Hunt, anche lui in regime di 1+1: l’escape in mano al club garantisce la totale libertà di manovra. Con qualche rammarico, ovviamente, visto che l’americano sì non ha mai completamente soddisfatto, ma arrivava in Brianza forte di una buonissima stagione in Grecia, dove si era messo in evidenza anche nell’Eurocup.

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