Provincia, dimissioni eccellenti
Lascia l'assessore al Territorio

Il forzista Stefano Valli rinuncia all'incarico scrivendo al presidente che sei mesi fa aveva già respinto una prima lettera di dimissioni. Sergio Mina tra i papabili alla successione

COMO - L’assessore al Territorio e Grande viabilità, il forzista Stefano Valli si è dimesso ieri pomeriggio dal suo incarico a Villa Saporiti. Il suo nome sarebbe finito sul tavolo della discussione tra le segreterie provinciali a gennaio quando i vertici di Forza Italia e Lega Nord avrebbero dovuto affrontare la vicenda dei politici con quote societarie (da Patrizio Tambini ad Achille Mojoli allo stesso Valli). Valli, in particolare, risulta socio di un’immobiliare (la «Insubria Costruzioni srl») in cui figura anche Ambrogio Bernasconi, progettista di un piano di recupero a Olgiate, quello per la Canclini, respinto dal superdirigente di Villa Saporiti Giuseppe Cosenza. Valli ha deciso però di non aspettare, nemmeno un giro di deleghe che, magari, gli avrebbe consentito di restare in giunta con altri incarichi.
Dalla lettera inviata al presidente Leonardo Carioni, emerge che già sei mesi fa Valli si era dimesso, ma il suo passo indietro era stato respinto. Adesso Valli (come si legge nel testo integrale qui a fianco) parla di «riflessione è d’obbligo» concludendo dicendo che «per come sono fatto non mi piace creare imbarazzo né tantomeno essere un problema da risolvere, ora o fra un mese. Per questi motivi tolgo il disturbo e rassegno fin d’ora le mie dimissioni da assessore». Il commissario provinciale di Forza Italia, Giorgio Pozzi, ieri si è limitato a dire: «Valli, con grande spirito di servizio, ha seguito la linea  e il suggerimento del partito. Le dimissioni erano già concordate, anche se sono state una sua scelta».
Il numero uno di Villa Saporiti, Leonardo Carioni, dice che «prende atto» del passo indietro che equivale all’accoglimento delle dimissioni del forzista. «Mesi fa - spiega Carioni - le avevo rifiutate perché ritenevo che potesse essere una reazione termporanea. Ero d’accordo con i segretari di partito di rivedere l’assetto dopo le feste e queste dimissioni anticipano le cose che dovevamo discutere. Prendo atto e mi sembrano irrevocabili. Tutti i giorni ognuno di noi viene messo in discussione e, molto probabilmente, Valli già da qualche mese pensava a ciò». Gennaio resterà comunque un mese caldissimo per la Provincia: il rimpasto, oltre a Valli, riguarderà anche Simona Saladini (le sue dimissioni già presentate diventeranno effettive con la notifica della sentenza di condanna di secondo grado per la vicenda delle multe restituite ai cernobbiesi). Al momento ci sono pochi nomi nella rosa per la sostituzione. I soliti bene informati danno, al posto di Valli, Sergio Mina.

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