Ruga e Iozzia padroni di casa
nella Corsa dei Briganti

La corsa di Acquaseria vinta dai due comaschi

Il settimo sigillo di Fabio Ruga; il primo, con il record della corsa, per Ivana Iozzia. Ma, al di là dei nomi “forti” dei vincitori, la decima edizione della Corsa dei Briganti è stata di grandissimo spessore.

La pioggia non ha fermato i 79 camosci che si sono presentati ad Acquaseria per la partenza della gara organizzata dall’Atletica Centro Lario (6,2 i km. con un dislivello positivo di 500 metri). Nel femminile Ivana Iozzia ha subito dettato l’andatura, seguita da Samantha Galassi ed Elisa Sortini.

Nel finale la luratese spingeva ancora, chiudendo prima con il tempo di 35’17” che demoliva il record, fatto registrare nel 2013 da Alice Gaggi (36’58”). Dopo 1’27” arrivava Galassi e dopo 2’41” Sortini, vincitrice l’anno scorso. Per Iozzia la miglior dimostrazione di un pieno recupero, dopo i problemi fisici. Gara combattuta nel maschile. Nella prima parte del percorso impostava l’andatura Nicola Golinelli seguito da un gruppo con Alex Baldaccini, Marco Leoni, Massimiliano Zanaboni, Fabio Ruga, Enrico Benedetti e Vincenzo Milesi. Dopo il tratto più impegnativo si staccavano Golinelli, Baldaccini e Ruga. I tre si alternavano al comando e tutto lasciava presagire una conclusione in volata. Ma Ruga, sostenuto dallo scatenato tifo locale, riusciva a staccare i compagni di fuga e ad arrivare, a braccia alzate, sul traguardo nella frazione San Martino. 29’50” il tempo dell’idolo di casa, a soli 16” dal record di Emanuele Manzi. Dietro al comasco la volata decideva il secondo posto di Baldaccini (30’10)”, il terzo di Golinelli (30’13”) e il quarto di Zanaboni (30’14”). Quinto Benedetti in 30’40”.

Gli altri comaschi: quindicesimo Davide De Maria, che precedeva di una posizione il compagno all’Atletica Centro Lario, Marino Fiorentini. Diciottesimo Luca Albini (Alto Lario).

Nel femminile junior, argento per la padrona di casa Anna Ferrari (oro a Roberta Ciappini). Tra le assolute sesta Ilaria Bianchi e decima la sorella Viviana.

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