Si muove Cantù Next: nuove risorse in arrivo

Movimenti Starebbe per chiudere un contratto a lunga scadenza con un colosso dell’industria italiana e non solo

L’aveva detto il presidente Roberto Allievi, su queste stesse colonne domenica scorsa: «Il nostro sarà un lavoro comune, con anche interventi economici. Innegabile che Cantù Next sia destinata a diventare il braccio armato per consentirci di reperire risorse e allestire la squadra».

Più che un’investitura, un auspicio, quello del numero uno di Pallacanestro Cantù. Perché i due destini, stavolta più che mai, oltre a continuare a correre su strade parallele, avranno bisogno di incrociarsi. Da una parte, quella sportiva, per cercare di accelerare il più possibile la risalita in A. Dall’altra, quella imprenditoriale, con, nell’ordine, bando per la nuova arena, assegnazione, ruspe, mattoni e via, verso il concretizzarsi di un sogno.

Logico prevedere grandi manovre in questi mesi, e non potrebbe essere altrimenti. La vicinanza di uffici nella sede di via Como, manco a dirlo, facilita i contatti. Ma ci sarebbe molto di più. Cantù Next, infatti, già nel breve, se non nel brevissimo, starebbe per chiudere un contratto a lunga scadenza con un colosso dell’industria italiana e non solo.

Nell’ottica di una collaborazione in ambito arena, sul breve avrebbe anche benefiche ricadute sulla Pallacanestro Cantù in termini di sponsorizzazione. Quindi, se si muove la società di imprenditori locali, è garantita linfa fondamentale nella casse del club.

Una sinergia collaudata e destinata ad avere un ruolo sempre più determinante. Un impegno che non mancherà di portare risorse, anche a livello di idee e contributi nel campo del marketing e della comunicazione: il lavoro, da qui in avanti, sarà in ottica comune.

Pur mantenendo, infatti, ognuno la propria autonomia, soprattutto decisionale, alla fine si arriverà spesso e volentieri a una visione condivisa. La conferma è giunta anche l’altra sera, nel corso di un cda più o meno informale, di Cantù Next: una volta tanto, infatti, all’ordine del giorno è comparsa anche la parte sportiva, con un’analisi della stagione appena archiviata e uno scambio di idee tra i consiglieri.

Bravo, in questa circostanza, l’amministratore delegato Andrea Mauri - trasformatosi in una sorta di cardinale Mazzarino - a fare sintesi tra le varie posizioni. Per convergere, poi, in un’unica e forte (posizione), soprattutto espressione della società privata.

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