Un libro su Giuliani: «Più solo di un portiere»

In libreria Una storia triste e curiosa. Tomaselli da bambino, portiere di una squadra di Treviso, scrisse una lettera all’allora suo idolo portiere del Verona

E’ uscito in questi giorni il libro “Giuliano Giuliani, più solo di un portiere”, scritto dal giornalista Paolo Tomaselli. Una storia triste e curiosa. Tomaselli da bambino, portiere di una squadra di Treviso, scrisse una lettera all’allora suo idolo portiere del Verona: «Sei bravissimo, mi piacerebbe diventare come te», scrisse tra l’altro Paolo. Oggi Tomaselli ha deciso di scrivere un libro sul suo giocatore preferito. L’ex portiere di Como, Verona e Napoli che morì di Aids. I particolari vennero svelati dalla moglie non tanto tempo fa, in una intervista, la storia di un marito fedele, caduto in tentazione una volta sola a Bueonos Aires, alla festa di addio al nubilato di Maradona, dove il portiere venne contagiato.

Da lì la malattia e la morte avvenuta nel 1996. Giuliani, che conquistò Coppa Uefa e scudetto con la maglia del Napoli, e che a Como è ancora oggi considerato uno dei migliori portieri ad aver giocato tra i pali del Sinigaglia, è stato il primo (e finora unico) calciatore italiano sieropositivo. Il portiere scenderà in campo malato per diverso tempo con la maglia dell’Udinese. Questo libro è un viaggio nel profondo della vita di «Giulio», una storia mai raccontata che apre punti di vista differenti sul calcio di quegli anni e sul perché Giuliani sia stato rimosso dal ricordo pubblico.

A Como Giuliani giocò dal 1980 al 1985, prima riserva di Giuliani e Renzi, poi promosso titolare e protagonista del salto in A del 1984 con Burgnich e poi della salvezza dell’anno successivo con Bianchi, prima di passare al Verona.

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