Una rapina e poi vetrata distrutta. Doppia denuncia per un giovane

Via Milano Protagonista un giovane pakistano denunciato dalla polizia

Prima un tentativo di rapina per una lattina di birra e un cellulare, andato in scena su un treno che stava percorrendo la tratta da Lomazzo verso Como Lago. Qualche ora dopo, il danneggiamento alla vetrina di un negozio di via Milano, il Taj Mahal, nella parte della strada più vicina a San Rocco.

Si è conclusa con una doppia denuncia a piede libero la notte folle di un pakistano di 29 anni, in Italia senza fissa dimora, finito per due volte sul taccuino nelle volanti della polizia che sono state in grado, anche grazie alla descrizione che era stata fornita dalla prima vittima, di collegare i due episodi accaduti ad almeno tre ore l’uno dall’altro.

Il primo intervento della polizia era avvenuto nella serata di domenica in piazza Cavour, in seguito alla chiamata di un uomo di 44 anni del Marocco che aveva riferito agli agenti di essere stato picchiato e rapinato sul treno proveniente da Lomazzo e diretto a Como Lago. La vittima aveva detto che era stato avvicinato una prima volta mentre si trovava sulla banchina della stazione di Lomazzo in attesa del treno. L’aggressore, con la scusa di una sigaretta, si era avvicinato e lo aveva colpito senza motivo con pugni e schiaffi. Il marocchino era però riuscito a salire sul treno che nel frattempo era arrivato, allontanandosi dal pakistano che tuttavia l’aveva seguito anche sul convoglio.

Insomma, il tentativo di rapina – poi andato a termine pare solo per una lattina di birra (la vittima era riuscita a tenersi il telefono) – era poi proseguito fino a Como Borghi dove l’aggressore si era allontanato scendendo alla stazione. La vittima invece aveva raggiunto piazza Cavour – dopo essere scesa a Como Lago – raccontando l’accaduto alla polizia. Tre ore dopo, alle 2.30 della notte tra domenica e lunedì, la centrale operativa ha ricevuto una nuova chiamata per un uomo visto danneggiare la vetrina del ristorante Taj Mahal di via Milano. Quando le volanti hanno raggiunto il punto indicato, si sono trovate di fronte al sospettato, che vestiva nello stesso modo del rapinatore descritto qualche ora prima dalla vittima. Gli agenti hanno quindi rintracciato nuovamente l’uomo rapinato, sottoponendogli un album fotografico con l’immagine anche del sospettato che è stato riconosciuto. Da qui la doppia denuncia: danneggiamento e rapina.

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