Cantù, Bucchi guarda avanti
«È l’ora di pensare a noi stessi»

Il coach dell’Acqua S. Bernardo sempre più concentrato sulla sfida di domenica a Venezia

Varese si è pericolosamente riavvicinata dopo aver battuto Brindisi nel recupero, la lotta salvezza diventa un po’ più difficile: nessuna novità, ovviamente. Nessuno pensava infatti che sarebbe bastato vincere il derby per mettersi l’anima in pace. Anzi, il difficile inizia ora. A Cantù lo sanno benissimo: niente distrazioni, lo sguardo è rivolto solo al campo, la testa solo alla partita di domenica alle 18.30 contro Venezia.

Concetto che coach Piero Bucchi sintetizza come meglio non poteva fare: «Francamente, dico che dobbiamo pensare alla nostra situazione e a noi stessi, senza guardare le sfighe degli altri. Dobbiamo pensare a lavorare, dei risultati degli altri onestamente interessa poco…». Chiarissimo. Ma Cantù arriva da una vittoria e ha voglia – oltre che la necessità – di piazzare prima o poi un colpo a sorpresa. E Venezia potrebbe essere l’occasione giusta: «La settimana è filata via bene, in palestra c’è stato tanto lavoro, la squadra ha già in testa la trasferta a Venezia. Con il conforto della vittoria, ci siamo fatto allenati con più tranquillità e meno ansia».

In serie positiva da cinque partite – e sette vinte nelle ultime otto -, la Reyer è tornata ai piani alti della classifica, mettendo in mostra tutto il proprio valore. Nonostante coach De Raffaele abbia dovuto convivere con un roster lunghissimo ma mai al completo, il gruppo ha saputo ugualmente rispondere, confermando le consuete ambizioni in Italia, mentre in EuroCup il cammino si è interrotto ben presto, dopo aver chiuso all’ultimo posto il girone di regular season vinto da Badalona: «È una squadra profonda – ha commentato coach Bucchi - con giocatori esperti e che si conoscono da tanti anni, per cui affronteremo un gruppo molto unito e molto affiatato. Sarà una trasferta complicata, senz’altro, ma dobbiamo fare dei passi avanti».

Idee per contrastare la squadra lagunare? «A noi non resta che partire dalla difesa, scendendo in campo più cattivi e più coesi. Dovremo darci una mano l’uno con l’altro, con spirito di sacrificio, una condizione che da questo momento in avanti deve essere per noi un punto fondamentale per cercare di raggiungere obiettivi importanti».

Intanto, in vista di Venezia, ci sono una certezza e un’incognita. La certezza è che nemmeno stavolta ci sarà La Torre: il capitano, infortunatosi prima della trasferta di Pesaro, rientrerà dopo la pausa di campionato per le Final Eight di Coppa Italia, per permettergli di recuperare dalla forte distorsione alla caviglia, senza quindi forzare il suo ritorno in campo.

Il dubbio, invece, è sullo straniero da escludere dai dodici a referto. Kennedy ha saltato Varese, ma sembra che Bucchi non voglia comunque privarsene per il resto del campionato: «In ogni caso, deciderò domenica mattina». Un po’ di pretattica, del resto, non guasta mai.

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