Sant’Abbondio, formato ridotto
Un giorno solo e niente tendone

Troppe misure di sicurezza e pochi soldi, la giunta rivede l’evento - Addio serate tra cucina e balli. Sì alla mostra zootecnica, ma non il 31 agosto

Como

Sant’Abbondio, la festa del patrono della città, non sarà cancellata, ma le troppe misure di sicurezza e la necessità di limitare le spese porteranno a un forte ridimensionamento dell’evento.

Addio, almeno per quest’anno, alla maxi festa nell’area accanto alla basilica con i tendoni dell’Associazione provinciale cuochi che sfornavano a ripetizione piatti tipici e stop anche alle serate danzanti e ai concerti. La decisione è stata presa dalla giunta comunale che ha comunque deciso di non cancellare in toto la festa e cercando, invece, di «contemperare l’interesse pubblico al mantenimento di una tradizione cittadina, seppur rivisitata a seguito della pandemia e comunque in pendenza dell’evolversi della disposizioni governative e regionali per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica, con le esigenze di riduzione della spesa anche per l’amministrazione».

Come detto drastica riduzione degli eventi che saranno concentrati in un giorno solo e del budget che, negli anni scorsi, era pari a circa 100mila euro per Palazzo Cernezzi. Un giorno di festa che, però, non sarà il 31 agosto, data in cui ricorre Sant’Abbondio, ma la domenica precedente, il 30. Il lunedì è infatti previsto lungo le mura il mercato mercerie straordinario e non c’è l’intenzione si sovrapporre manifestazioni, tenendo anche conto che proprio l’area tra viale Varese e porta Torre potrebbe essere confermata per la festa in formato ridotto.

Nel dettaglio la giunta ha stabilito che «l’iniziativa potrà comprendere: la mostra concorso zootecnica da svolgersi lungo le mura cittadine con oneri in capo all’ente e la realizzazione di visite guidate presso il complesso della Basilica di Sant’Abbondio» e ancora «un’ attività di somministrazione temporanea di specialità gastronomiche del territorio, in modalità asporto, senza strutture per lo stazionamento delle persone e senza consumazione in loco, con un’occupazione di suolo pubblico limitata di conseguenza (previsti 100 metri quadrati senza applicazione di alcun canone di occupazione di suolo pubblico, ndr)». Potrebbe essere sempre l’Associazione Cuochi ad occuparsene, ma ci sono ancora tanti dettagli da mettere a punto.

Nell’elenco dell’offerta al pubblico figura anche «un mercato occasionale del settore alimentare con vendita e somministrazione, con priorità per i prodotti agricoli del territorio e a Km0». Non ancora certo dove verranno realizzati gli eventi di vendita e culinari. « Le location degli ultimi due eventi - si legge nella delibera della giunta comunale - saranno definite cercando di contemperare la finalità tipica della sagra alla socialità e all’aggregazione comunitaria con il rispetto del distanziamento sociale e del divieto di assembramento».

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