Deserta l’asta per il castello. Il sindaco: «Ci saremo in futuro»

Asso Nessun compratore si è presentato in Tribunale. Il primo cittadino: «La nostra volontà è di acquistarla»

Il Comune di Asso ha deciso di non partecipare all’asta che si è tenuta per la vendita del castello, la volontà dell’amministrazione è di aspettare la prossima tornata e intanto inserire l’operazione in bilancio. L’asta fissata a 63 mila euro, prezzo basso per la struttura, è andata a deserta ed ora si prevede un ulteriore ribasso che potrebbe però essere l’ultimo. Il sindaco Tiziano Aceti spiega cosa ha deciso l’amministrazione per quanto riguarda l’edificio, tanto amato dagli assesi e su cui c’è una grande attenzione.

«La decisione di non partecipare è stata dettata, come già nelle tornate precedenti dell’asta, dalla certezza che con i vincoli presenti per quanto riguarda il castello non ci sia qualcuno interessato – spiega Aceti -. Anche perché un eventuale interesse vedrebbe la ditta chiedere informazioni in Comune e a quel punto noi gli sconsiglieremmo l’acquisto perché non avrebbe molta possibilità di intervento con i vincoli presenti».

Il prezzo però sembrava essere conveniente, 63 mila euro per un castello medievale del XII secolo su tre piani. La struttura è priva di finiture: impianti, serramenti e pavimentazioni. E come detto dal primo cittadino è soggetta a diversi vincoli: «La cifra proposta era sicuramente interessante, abbiamo valutato con attenzione le nostre possibilità e ci risulta che ci sarà in futuro un’altra asta con una cifra ancora più bassa. La prossima potrebbe però essere l’ultima quindi l’intenzione è di muoverci per avere la disponibilità di intervenire se lo riterremo opportuno, va anche ricordato che dobbiamo acquistare anche parte della torre e per questa c’è già un accordo di massima. La torre in questo momento in parte è già di nostra proprietà e da circa due anni lavoriamo per la sua completa acquisizione, c’è un problema dei proprietari ma da parte nostra la volontà è chiara».

«Questione di convenienza»

Il primo cittadino comunque rilancia per quanto riguarda l’edificio: «La volontà è di acquistare l’intero castello, già nel programma elettorale è prevista l’operazione è soltanto una questione di tempi e di convenienza. Devono essere fatte le giuste valutazioni, anche perché in futuro, dopo l’acquisto, serviranno importanti fondi per la sistemazione. Ora abbiamo diverse opere in ultimazione e i fondi sono già occupati ma la situazione castello è monitorata».

La storia recente di questa parte del castello: gli appartamenti e le stalle, è legata ad un fallimento dopo che un privato ne aveva tentato la ristrutturazione dovendo comunque sottostare ai vincoli della Sovrintendenza. Il castello, come detto, è stato messo in vendita anche se della struttura manca la torre che in parte è di proprietà del Comune e in parte di privati. Si tratta quindi un piccolo puzzle con più proprietà, con diversi logici vincoli considerata l’antichità e l’importanza dell’edificio che domina l’ingresso al paese.

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