Scende il numero di anziani in attesa di un posto nelle Rsa nell’erbese

La situazione Da 928 a 890 le richieste ancora giacenti per entrare nelle case di riposo del comprensorio erbese. Trend non generale: posti libero solo tra Asso e Caglio

Sul territorio erbese è in calo il numero complessivo degli anziani che attendono di entrare nelle Rsa. La tendenza, però, non è generale: a Erba, Canzo e Merone le liste d’attesa continuano ad allungarsi, mentre ad Albavilla e Albese con Cassano si riducono sensibilmente. Per trovare un posto libero non resta che rivolgersi alle strutture del Triangolo Lariano, tra Asso e Caglio.

I dati aggiornati sugli anziani pronti a entrare nelle Rsa dell’Erbese sono stati pubblicati nei giorni scorsi da Ats Insubria, i rilevamenti risalgono al 31 marzo. Rispetto a due mesi prima (31 gennaio) ci sono novità di rilievo.

Il calo

La prima è il calo complessivo degli utenti iscritti nelle liste d’attesa. Sommando i numeri delle dieci case di riposo del territorio, si passa da 928 a 890 persone (-38): restano moltissimi, ma non va dimenticato che alcuni nominativi si ritrovano nelle liste di molteplici Rsa, una pratica comune per poi approfittare del primo posto che si libera in una delle strutture selezionate.

Scorrendo i dati delle singole realtà, si scoprono situazioni contrastanti. La casa di riposo con la lista d’attesa più lunga resta l’Opera Pia Roscio Onlus di Albavilla, premiata dall’utenza per il buon rapporto tra tariffe, qualità e servizi offerti: gli anziani in coda passano però dai 432 di gennaio ai 398 di marzo, un calo dell’8 per cento dettato probabilmente da tempi d’attesa (per la direzione non sono nemmeno quantificabili) che scoraggiano l’iscrizione.

Le liste si accorciano anche nelle due strutture di Albese con Cassano. La Ida Parravicini di Persia passa da 112 a 100 anziani in attesa, Villa San Benedetto dice addio alle liste passando da 12 a 0 utenti in attesa. La discrepanza tra le due Rsa, poste a breve distanza l’una dall’altra, è dettata principalmente dalle tariffe richieste alle famiglie, che spingono l’utenza verso la struttura più economica.

La città di Erba guida invece la squadra delle Rsa in cui gli anziani in coda continuano a crescere. Ca’ Prina - la struttura più grande del territorio con i suoi 200 posti letto e un nucleo specifico per l’assistenza alle persone affette da Alzheimer - conta 201 utenti in attesa di un letto, erano 198 a gennaio. I tempi medi stimati prima che si liberi un posto sono di poco inferiori a un anno.

Ammissione istantanea

Il mese scorso a Ca’ Prina sono ripresi i lavori milionari di riqualificazione energetica dell’immobile che si concluderanno il prossimo anno: al termine del cantiere, la struttura sarà all’avanguardia a livello regionale e tutto lascia pensare che le richieste di accesso continueranno ad aumentare.

Anche a Canzo, alla Don Alessandro Pozzoli, si registra un aumento degli utenti in attesa, da 127 a 135; crescono le richieste anche alla Giovanni XXIII di Merone, ma l’ordine di grandezza è inferiore: qui ci sono 24 anziani in coda, contro i 14 che invece si sono registrati a gennaio.

Se alla Karol Wojtyla di Ponte Lambro (28 anziani) e alla Croce di Malta di Canzo (4 anziani) le liste d’attesa sono stabili, per trovare un posto libero da subito bisogna andare verso nord, nel Triangolo Lariano: la Residenza San Giovanni di Asso e Villa Dossel di Caglio non hanno alcun utente in coda, l’ammissione è istantanea.

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