Casa svaligiata dai ladri: «Basta, è la quinta volta»

Appiano Gentile Furto in via Monte Carmelo, il proprietario era all’estero. Lo sfodo: «Siete pregati di non venire più, qui non c’è più niente da rubare»

Casa presa di mira dai ladri: «È il quinto furto, ormai non c’è più niente da rubare». Lo sfogo del proprietario, Lorenzo Tajana, bersagliato dalle intrusioni nell’abitazione di famiglia in via Monte Carmelo. L’ultima, con tutta probabilità lo scorso fine settimana, scoperta al rientro da una trasferta all’estero. I malviventi se ne sono andati a mani vuote, o quasi. La notte dell’intrusione i vicini hanno sentito strani rumori, ma hanno pensato agli animali che nottetempo sono presenze fisse in zona.

«Sono stato fuori una decina di giorni, in Spagna, per fare visita a mia figlia che studia all’estero – racconta Tajana – Sono rientrato lunedì notte e ho trovato la casa messa a soqquadro. I ladri, come anche le altre volte, sono giunti dal retro dove c’è un boschetto. Purtroppo è una zona alla mercé di chi arriva dal bosco e cerca di penetrare nelle proprietà private, facilitati dal fatto che non c’è controllo. Di solito lascio le tapparelle a metà per dare l’impressione che ci sia qualcuno in casa. I malviventi hanno forzato la finestra della camera da letto senza rompere l’infisso, l’hanno spinta con forza e si è aperta».

Il racconto

Con la casa incustodita hanno avuto tutto il tempo di girare nei vari locali alla ricerca di oro e denaro. «Hanno messo sottosopra la stanza dove dormo, hanno buttato per aria tutto – riferisce il proprietario – Hanno aperto armadi, cassetti, scatole di latta dove teniamo vecchi documenti e paccottiglia. Sono passati anche in un locale che usiamo perlopiù come magazzino dove c’è un mobile con tanti cassetti, li hanno aperti tutti alla ricerca di qualcosa di valore. Tra le varie cose c’era la ricevuta di una vincita di 35 euro al Superenalotto che hanno snobbato, così come un televisore. Ho invece il dubbio che abbiano rubato le fedi nuziali dei miei genitori defunti e un lingotto d’oro da un grammo, che tenevo in una borsettina al momento non ritrovata. Mi spiacerebbe per il loro valore affettivo».

Una sequela di intrusioni iniziata una quindicina di anni fa con il furto più pesante, cui ne sono seguite altre: nel 2005, nel 2012 e nel 2014, quando i ladri entrarono al piano superiore con il padre, allora ancora in vita, che guardava la Tv in taverna.

Lettera aperta

Esasperato, ha scritto una sorta di lettera aperta ai ladri: «Siete pregati di smetterla di venire a visitare la mia casa. Per l’ennesima volta, dopo aver buttato per aria i cassetti della stanza da letto, vi deve essere venuto il dubbio che questa è una casa di campagna e che non ci sono valori nascosti in essa conservati e avete rinunciato. Siete pregati di smetterla. Andate a lavorare e lasciate in pace la gente».

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