Migranti, nuovo centro in via Borgovico

L’emergenza Accordo con la prefettura: l’ex caserma dei carabinieri sarà dotata di 40 nuovi posti letto. Intanto la Croce rossa chiede di ampliare la capacità della sede di via Oltrecolle: «Gli arrivi sono in aumento»

Migranti, aprono subito un centro d’accoglienza in via Borgovico da 40 posti e un secondo ricovero per 15 minori non accompagnati in via Cadorna. La Croce Rossa nel frattempo chiede il raddoppio dei letti.

La pressione dei nuovi arrivi sul territorio italiano e lombardo è in continua crescita, dunque la Prefettura sta cercando di organizzare al meglio l’accoglienza degli stranieri su più sedi.

La prima in città riguarda l’ex palazzina dei carabinieri in via Borgovico, già sfruttata per l’emergenza freddo. A giorni la Provincia, in qualità di ente proprietario, consegnerà gli spazi. L’accordo è già stato siglato ed è valido al momento per i prossimi tre mesi. Una soluzione quindi ponte.

L’aiuto della Diocesi

«L’amministrazione provinciale in caso di necessità non si tira certo indietro», è il commento stringato del presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca. Anche grazie all’impegno della Diocesi la palazzina di via Borgovico potrebbe essere concessa anche per il prossimo inverno per il ricovero dei senzatetto. L’immobile doveva essere interessato da una prossima riqualificazione, il progetto però è fermo da anni. L’emergenza freddo rientra tra i compiti del Comune, la giunta però non intende aprire nuove strutture oltre a quelle già esistenti. Il sindaco Alessandro Rapinese si è sempre detto contrario anche a nuovi centri per migranti.

Intanto in parallelo la Croce Rossa ha chiesto il permesso di aumentare i posti per l’accoglienza degli stranieri oggi allestiti nella sede di Lipomo, in via Oltrecolle. I volontari del comitato comasco è dalla scorsa primavera che stanno gestendo in media una sessantina di migranti e vorrebbero arrivare ad oltre un centinaio.

«Il nostro obiettivo a stretto giro è ampliare la disponibilità su Lipomo – spiega Gianluca Vicini, responsabile per la Croce Rossa del capitolo migranti – è una richiesta che proviene dalla Prefettura, detto che tutti i centri accoglienza della Lombardia e non solo ormai sono pieni. I nuovi arrivi stanno molto aumentando». I fermi e le identificazioni di migranti lungo il confine svizzero nel 2023 sono aumentati del 146% rispetto al 2022. Sono cifre paragonabili a quelle degli sbarchi sulle coste italiane.

Altro tema sono i minori stranieri non accompagnati. L’Asst Lariana ha concesso per undici mesi alla Prefettura lo stabile di via Cadorna, dove prima c’erano gli uffici della vecchia Asl. Già durante la pandemia questo immobile era stato utilizzato per assistere i migranti positivi. Questa settimana scade il bando per cercare un soggetto che voglia qui seguire 15 minorenni non accompagnati.

Il nodo dei minorenni

Come noto nella nostra città negli ultimi anni è cresciuto esponenzialmente il numero dei giovani senza genitori in transito sulle rotte di confine. Dai 174 minori accolti nel 2019 nel solo capoluogo si è passati a 190 nel 2020 nonostante il Covid, poi a 258 nel 2021, nel 2022 altri 549 fino ai 305 dei primi cinque mesi di quest’anno.

Infine entro metà settembre la Provincia per conto della Prefettura ha rinnovato il bando oggi in proroga per l’accoglienza diffusa in tutto il Comasco. Possono partecipare i soggetti interessati a dare un tetto ad un massimo di 50 stranieri per sede. Oggi sono sette le cooperative e gli enti del terzo settore che offrono questa opportunità. Non rientrano comunque in questo calcolo per esempio le parrocchie sempre attente al tema dell’integrazione, su tutte in città la comunità di Rebbio di don Giusto Della Valle che continua a seguire un nutrito gruppo di migranti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA