Ali appena alle spalle di Jacobs. È un altro 100 che fa sognare

Atletica Che spettacolo allo Stadio dei Marmi per il Roma Sprint Festival. Il comasco chiude in 10” 11

Secondo posto per Chituru Ali, alle spalle del campione olimpico in carica Marcell Jacobs nei 100 metri del Roma sprint festival. L’albatese (25 anni) non è riuscito a migliorare il personale, chiudendo con il tempo di 10”11.

C’era molta attesa ieri pomeriggio allo stadio dei Marmi a Roma per la prima volta in stagione in Italia, per Jacobs e per il duello con l’astro nascente (e forse anche di più) del comasco Ali. Il referto parla della supremazia ancora per l’oro olimpico ma non è sicuramente una bocciatura per il portacolori delle Fiamme Gialle.

Certo Ali ci aveva abituato bene: due uscite (a Nairobi e a Doha) con annesso la nuova scrittura del personale, portato a 10”06 nella capitale degli Emirati Arabi Uniti. Ieri invece non è andato oltre un 10”11 (con un vento a favore di 1,1 metri al secondo), ma è sbagliato pensare in negativo.

Invece di guardare il bicchiere mezzo vuoto è il caso di soffermarsi sugli avversari che ha tenuto dietro a partire da Matteo Melluzzo, che ha dovuto correre con il nuovo personale di 10”13 per staccare il terzo posto. Ali e Jacobs sono fianco a fianco anche nelle corsie con la terza per il comasco e la quarta per il campione olimpico, sulla nuova pista dello stadio dei Marmi, dedicata al grande Pietro Mennea.

L’albatese parte benissimo, facendo registrare il miglior tempo di reazione: 146 millesimi contro i 176 di Jacobs. Poi, come da copione (obbligato dalla conformazione fisica) nei primi metri, quando devi mettersi verticale, perde qualcosa.

Dopo i cinquanta inizia a distendersi e ad ottenere il massimo di giri dal motore. Questa volta però la risalita si ferma alla seconda posizione, con Jacobs che, pur senza rubare l’occhio, si impone con un 10”07 che è il primato stagionale ma che non fa esaltare il pubblico presente.

Nemmeno Ali è soddisfatto del suo crono: l’obiettivo della vigilia era quello di avvicinarsi ancora al muro dei 10 secondi netti, tempo che consegna direttamente il pass per andare alle Olimpiadi di Parigi. Il comasco rimane in corsa per la capitale della Francia, grazie al 10”06 che è molto in alto nella graduatoria delle prestazioni, da dove si pescherà per completare i ranghi per i Giochi dei cinque cerchi (oltre agli atleti che avranno corso almeno in 10 netti).

Ovviamente la speranza era quella che, grazie anche ad una pista definita performante, potesse arrivare un nuovo record. Sarà per la prossima volta.

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