Svolta società, ora tocca a Cantù Next

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Una rivoluzione soft, com’è nel costume della compagine societaria. Fin dal primo passo. Ma un intervento risoluto. Per portare a termine il piano industriale 2022/24 e soprattutto garantire un futuro ambizioso alla Pallacanestro Cantù.

Cantù Next prepara uno sbarco più energico nella compagine societaria del club cestistico. E lo fa portandosi dietro tutti il bagaglio di esperienze accumulato nella fantastica operazione della nuova Arena. Aggiunto, non fa mai male, al guizzo imprenditoriale, e non solo sportivo, dei suoi soci.

Un posto nel cda

Sarà un passaggio morbido, ma immediato. Già prima dei playoff. Con Cantù Next pronta ad affiancare Tutti Insieme Cantù, che fin qui ha svolto un ruolo vitale per il destino della società sportiva e che continuerà a mantenere una quota minoritaria di azioni, oltreché, con tutta probabilità, un posto nel consiglio di amministrazione.

La presenza di Tic, non dimentichiamolo, fu fondamentale al momento del passaggio della proprietà dalla famiglia Gerasimenko al gruppo canturino: ente giuridico a tutti gli effetti, la compagine di azionariato popolare guidata da Angelo Passeri divenne allora proprietaria del club, guidandolo fin qui e permettendo quell’incredibile operazione di assorbimento del debito, fino a portare la barca a navigare in acque tranquille e a ritrovare la consolidata credibilità di un tempo.

E adesso comincia l’era Cantù Next. Visto come stanno andando i lavori per l’Arena e come si sta completando un percorso iniziato nel 2019, è molto più di una garanzia, anche perché i soci mai hanno fatto mancare un apporto concreto alla società sportiva. A fronte di un entusiasmo contagioso e di un tifo genuino e continuo, il contributo economico messo a disposizione negli anni ha raggiunto livelli importanti.

Tanto da pensare a un logico e conseguenziale aumento della presenza in Pallacanestro. E così sarà: da una parte certamente con una quota rilevante rispetto al 10% attualmente detenuto dai ventuno soci e dall’altra non escludendo all’apertura di altri investitori, pronti a confluire in un’apposita società, che raccoglierà anche lo zoccolo duro di Cantù Next, quello - per intendersi - degli appassionati più incalliti di pallacanestro.

Un progetto ad ampio respiro, che non annulla il ruolo di Tic, apre le porte a volti nuovi e garantisce solidità economica e quella dose di sano realismo che, step by step, ha portato al piano di azione per l’Arena di corso Europa. I passi da gigante nel progetto - prima realtà in Italia a misurarsi con la Legge Stadi ed esempio destinato a fare casistica -, i muri abbattuti e la battaglia vinta contro la burocrazia e lo scetticismo di una città già provata da due fallimenti hanno fatto di Cantù Next l’interlocutore ideale per gestire l’ulteriore crescita della società e il cammino in parallelo con la nuova casa.

I passaggi sono ormai delineati.I vari board, infatti, hanno fatto sistema in questo ultimo periodo, condividendo idee e strategie e sono pronti al passaggio esecutivo: per l’ennesima volta in questi mesi, servirà un notaio per mettere nero su bianco i contorni della nuova realtà.

Un club dinamico

Sarà una Pallacanestro Cantù ancor più dinamica e pronta a cogliere le tante opportunità. Con una governance destinata a cambiare qualche volto rispetto all’attuale, ma comunque ben piantata nella tradizione di questo territorio. Perché, anche a livello di nuovi ingressi, di concetto allargato al territorio si tratta.

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