Covid, per il ritiro di AstraZeneca
saltano in provincia 1.600 vaccinazioni

Somministrazioni sospese a forze dell’ordine e personale scolastico - Si dovrebbe riprendere venerdì ma le sedute devono essere riprogrammate

AstraZeneca, tra oggi e giovedì a Como si fermano 1600 vaccinazioni.

«In via del tutto precauzionale e temporanea» l’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, ha deciso di bloccare le vaccinazioni con AstraZeneca su tutto il territorio nazionale. Tutti gli enti e le autorità coinvolti nel blocco invitano alla prudenza, spiegano che si tratta di una misura cautelare assunta a tutela della salute pubblica in attesa del pronunciamento dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco.

Il blocco è stato deciso dopo alcuni decessi e reazioni avverse il cui nesso con la vaccinazione non è comprovato. Eventi che però hanno mosso le indagini della magistratura, l’ultima in Piemonte.

Un lotto di AstraZeneca è già stato ritirato in Lombardia settimana scorsa, 1.100 dosi appartenenti a quel lotto sono già state somministrate a dei comaschi. È proprio la Regione Lombardia a far sapere che da oggi a giovedì gli appuntamenti per le vaccinazioni di AstraZeneca sono annullati, 33.500 a livello regionale.

Nella nostra provincia la scorsa settimana in media sono stati vaccinati con AstraZeneca dall’Asst Lariana 345 insegnanti e bidelli al giorno, a cui si devono aggiungere gli appartenenti alle forze dell’ordine e gli operatori sanitari delle comunità protette. Anche le vaccinazioni appena iniziate al Valduce e in villa Aprica dovranno fermarsi, la scorsa settimana i due ospedali avevano vaccinato 345 aventi diritto. In totale sono quindi circa 1600 gli appuntamenti da rinviare in tre giorni. Il blocco vale anche per i richiami.

«I soggetti interessati dalla vaccinazione con Astrazeneca – fa sapere l’Ats Insubria - in particolare gli appartenenti alle forze dell’ordine e il personale scolastico con appuntamento già programmato, riceveranno nelle prossime ore una comunicazione con la disdetta della convocazione tramite il sistema regionale di prenotazione o tramite avviso diretto. Sono pertanto pregati di non presentarsi presso il centro vaccinale e verrà data successiva informativa circa la riprogrammazione dell’appuntamento».

Vanno avanti invece le vaccinazioni degli over 80 con Pfizer e Moderna. Il blocco ad AstraZeneca è stato imposto ieri anche da Germania e Francia, già la scorsa settimana è scattato lo stop anche in altri Paesi europei come la Danimarca. Sarà l’Ema, l’autorità europea del farmaco, che dovrà «valutare congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione».

AstraZeneca è il vaccino più opzionato dall’Italia, senza di esso la campagna vaccinale è destinata a fallire. Già dalla sua approvazione AstraZeneca in Italia e nel vecchio continente ha sollevato dubbi e problemi. L’Aifa, al contrario di quanto deciso per esempio in Inghilterra, l’ha suggerito inizialmente solo sotto ai 55 anni, perché nel campione dei soggetti testati nella sperimentazione c’erano pochi anziani. Poi ha alzato l’asticella a 65 anni, ma non in presenza di patologie. Per poi sciogliere tutte le riserve, almeno fino a queste ultime decisioni. Tutte misure che hanno contribuito a minare la credibilità del vaccino. Vaccino che ha una soglia d’efficacia inferiore rispetto ai vaccini Pfizer e Moderna, ma che comunque almeno secondo i massimi esperti, medici e scienziati, protegge completamente contro le più gravi manifestazione del Covid.

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