Over 80, si cambia: tutti negli hub
Da Villa Erba a Lariofiere fino a Lurate

Per accelerare la campagna da aprile verranno vaccinati nei grandi centri - Ats ribadisce l’obiettivo: prima dose per i più anziani entro l’11 aprile ed entro il 1° luglio per tutti i comaschi

La Regione ha promesso e ripetuto in ogni modo di voler vaccinare entro l’11 aprile tutti gli over 80 con almeno una dose. E dunque a sorpresa cambia strategia.

Dal 31 marzo grazie a generosi quantitativi di Pfizer i grandi hub aprono alle vaccinazioni degli over 80. Mercoledì prossimo si parte a Lariofiere, entro il 3 aprile a Villa Erba e a Lurate Caccivio.

Non subito alla massima potenza, a Lariofiere si intendono convocare 400 anziani nei primi giorni, da aumentare dopo un rodaggio fino a qualche migliaio in tutta la provincia. Centri come Lariofiere o Villa Erba sono stati pensati per arrivare anche a 3mila vaccinazioni al giorno, ma per i primi giorni si è parlato di «prova sperimentale».

«Gli over 80 sono la priorità – spiega il direttore sanitario dell’Ats Giuseppe Catanoso – dobbiamo accelerare, abbiamo già pagato uno scotto doloroso». Dopo tre mesi dall’inizio della campagna vaccinale gli anziani continuano a morire, sono 430 le vittime a Como da inizio anno.

Le autorità sanitarie in realtà avevano più volte spiegato che over 80 e fragili non sarebbero mai stati inviati ai grandi centri vaccinali, volendo evitare loro spostamenti e code. Meglio usare gli ospedali, anche in caso di reazioni avverse e per l’urgenza di stoccare nei freezer i vaccini Pfizer. Ora invece bisogna correre molto più in fretta, è possibile farlo perché in arrivo, ha spiegato Ats Insubria, ci sono consistenti forniture di Pfizer. Non si userà AstraZeneca con gli over 80, nonostante gli annunci del commissario Guido Bertolaso. Secondo Ats Insubria infatti il vaccino anglo-svedese va sì bene anche oltre gli 80 anni, ma non in presenza di patologie e problemi di salute, il che esclude buona parte della fascia senile.

«Nonostante l’apertura degli hub per gli over 80 – ha detto ancora Catanoso – si continuerà a vaccinare anche negli altri centri vaccinali, negli ospedali, in Napoleona, le altre categorie per le quali è in corso la vaccinazione».

Gli over 80 vaccinati con la prima dose fino a mercoledì, stando ai dati diffusi dalla Regione, sono 27.540 all’interno del territorio coperto dalla nostra Ats Insubria. Una cifra che corrisponde al 21,5% del totale della popolazione ultraottantenne. Gli over 80 che hanno ricevuto le due dosi sono il 9%. Altre Regioni, come il Lazio, sulle prime dosi agli anziani sono oltre al 90%.

All’interno dell’Ats Insubria i numeri tra Varese e Como propendevano inizialmente a favore di Varese. Dunque, per le sole prime dosi, a Como entro l’11 aprile bisognerà convocare all’incirca 38mila over 80 nei grandi hub. Ci sarà comunque poi da pensare alle seconde dosi. E al resto della popolazione. Per l’Ats entro il primo di luglio tutti i comaschi riceveranno una dose. Nel frattempo negli ultimi giorni le prime dosi inoculate negli over 80 a Como hanno rallentato.

Rispetto alla scorsa settimana sono stati fatti tanti richiami e poche nuove inoculazioni. La platea degli anziani vaccinati fatica ad allargarsi, l’agenda ovviamente è programmata in base alla disponibilità di vaccini. Mercoledì Asst Lariana aveva utilizzato il 98% dei vaccini Pfizer, in giornata è arrivata una fornitura da 5.850 dosi, sufficiente a garantire i richiami e procedere con lo stesso contingente di primi appuntamenti tenuto finora. Poi il 31 marzo dovrebbero arrivare quantitativi davvero ingenti di vaccini e si partirà con la nuova organizzazione.

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