Piattaforma on line bloccata, medici e farmacisti protestano

Salute Ancora problemi per ricette, visite e certificati telematici. Spata: «Senza informatica si fa molta più fatica»

Medici e farmacie sul piede di guerra, per il secondo giorno di fila la piattaforma online è in tilt. Già mercoledì i medici di medicina generale hanno faticato a fare ricette, visite e certificati a meno di prendere carta e penna, ma anche ieri mattina i sistemi informativi erano bloccati.

«Si riscontrano problemi con l’invio di ricette, certificati di malattia, fatture dagli applicativi. Si tratta di un problema tecnico del ministero e vi invitiamo a riprovare più tardi». Questo è quanto compariva ieri mattina sugli schermi dei computer dei medici di base, con fuori dalla porta gli assistiti in coda. «I servizi di invio della ricetta dematerializzata non sono al momento disponibili» ecco un altro messaggio arrivato a metà mattina. Il tutto tra l’insofferenza dei pazienti, costretti a ritirare le ricette di carta a mano negli ambulatori. I disservizi hanno coinvolto anche le farmacie impossibilitate a ricevere i codici per consegnare i farmaci.

«Le nostre chat sono piene di lamentele – spiega Massimo Monti, segretario provinciale della Federazione dei medici di medicina generale – sono due giorni di blocco alla piattaforma, anche ieri mattina ci sono stati problemi negli ambulatori. Quel che è peggio è che spesso i pazienti si arrabbiano, ma la colpa non è da addebitare a noi. Capisco che in caso di urgenze non è il massimo dover aspettare un giorno, oppure venire di persona a prendere la ricetta. Nel 2024 l’informatica potrebbe funzionare meglio».

Problemi per le medicine

«Mercoledì il problema informatico ha investito la piattaforma regionale, ieri quella centrale, dello Stato – dice Attilio Marcantonio, presidente provinciale di FederFarma – anche noi nelle farmacie abbiamo avuto grossi problemi. Non riuscivamo a entrare nel programma e teoricamente senza codici non possiamo dare i farmaci ai cittadini. Sono anni e anni che denunciamo il malfunzionamento dei sistemi informatici. All’epoca a Lombardia informatica, più di recente ad Aria. Ma la situazione non cambia». La sanità dovrebbe adeguarsi alle nuove tecnologie e alla telemedicina. Eppure non di rado i software si inceppano. «Rieccoci – dice Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici di Como – quello dei sistemi informatici che vanno in tilt troppo spesso non è un problema di adesso, è un nodo che ci portiamo dietro da tempo e sarebbe il caso di arrivare finalmente ad una soluzione. Senza informatica facciamo più fatica, senza ricette dematerializzate i colleghi devono firmare le ricette rosse, i pazienti devono venire in ambulatorio».

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