Elezioni a Binago: «Pronti a governare il paese, ma bisogna battere il quorum»

Politica Così Garavaglia, unico candidato dopo le esclusioni di Vitulo e Brai. In paese non si discute d’altro. Ora si valuta il ricorso al Consiglio di Stato

Sconcerto e amarezza in paese per la conferma anche da parte del Tribunale amministrativo regionale della esclusione dalle prossime elezioni di due liste su tre.

In paese non si parla d’altro, cittadini disorientati e sconfortati. Già era stata una doccia fredda la notizia della ricusazione da parte della Sottocommissione elettorale provinciale della lista “Esperienza e Rinnovamento”, che candida a sindaco il vicesindaco uscente Maricla Vitulo, e di quella di “Binago in movimento” che candida il consigliere di minoranza Maria Luisa Brai. Ancora di più ora che la sentenza del Tar ha respinto il ricorso di entrambi i gruppi esclusi.

Un vizio formale

I cittadini non si capacitano che per un vizio formale pur significativo (la mancanza dei timbri di congiunzione sui fogli utilizzati nella raccolta delle firme a sostegno delle due liste, ndr), l’elettorato venga privato della possibilità di scegliere democraticamente da chi essere amministrato e comincia a serpeggiare l’ombra lunga dell’astensionismo.

Ne è ben consapevole l’unica lista rimasta in corsa, “Binago Alternativo”, che candida a sindaco Alfredo Garavaglia: «Eravamo preparati per affrontare una competizione elettorale a tre. Quella che si è creata non è una bella situazione; dispiace per le due liste escluse, ma c’è un giudizio del Tar e va rispettato. Siamo attrezzati per correre da soli, siamo ancora più forti e motivati di prima; andiamo fino in fondo e cerchiamo di portare a casa il quorum» .

Salvo ulteriori ricorsi e relativi esiti (Vitulo ricorrerà al Consiglio di Stato, Brai sta valutando), al momento il vero avversario è l’astensionismo.

«Premesso che non intendiamo entrare nel merito delle decisioni della Sottocommissione elettorale di Como e della conferma della ricusazione da parte del Tar, prendiamo atto di essere l’unica lista in corsa per le prossime elezioni nel Comune di Binago. Il rischio commissariamento è reale» afferma Marco Gasparini, co-fondatore di Movimento Alternativo, di cui la lista di Garavaglia è espressione.

«Bisogna spiegare bene alla cittadinanza ciò che questa opzione rappresenta: blocco, di fatto, dell’attività amministrativa dell’ente, difficoltà e impossibilità di fare investimenti e migliorie sul territorio binaghese, oltre che la mancanza nell’avere una figura pronta all’ascolto e alla risoluzione dei problemi che quotidianamente i cittadini si trovano ad affrontare».

«Evitare il commissariamento»

Max Nicoletti, altro co-fondatore del Movimento, aggiunge: «Ci aspettiamo un atteggiamento responsabile anche da parte degli esclusi, nell’interesse della cittadinanza binaghese. Il commissariamento è un danno per tutti e crediamo che l’interesse collettivo venga prima dell’ambizione personale». Il candidato sindaco conclude: «I cittadini al primo posto; siamo pronti a un dialogo con tutti per il bene del paese, pronti ad amministrare in un clima positivo».

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