Elezioni. I duemila candidati all’assalto dei Comuni

Verso il voto Sono 177 aspiranti sindaci in 89 paesi che l’8 e il 9 giugno rinnoveranno consiglio e giunta. Lista unica in 24 centri: si dovrà superare il quorum

Una folla di 177 candidati alla carica di sindaco, con 185 liste a supporto e complessivi 2.069 aspiranti a un posto in consiglio comunale. In totale, quindi, si presentano alle elezioni 2.248 candidati. Un piccolo esercito. Questo è il quadro complessivo in vista delle prossime elezioni amministrative che si terranno nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 giugno, ovviamente salvo esclusioni per mancanza di requisiti. Sono 89 i Comuni della Provincia di Como che andranno al voto per scegliere il nuovo sindaco: alcuni sono alla ricerca della riconferma, ma ci sono anche diverse facce nuove.

I due Comuni più popolosi che andranno al voto sono Cantù e Mariano Comense. Nella città del mobile si sfideranno il sindaco uscente Alice Galbiati, supportata da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Cantù Sicura, Antonio Pagani, con Pd e la civica Noi, e Cecilia Volontè con Cantù Civica. In totale ci sono 157 candidati a un posto da consigliere per Cantù, suddivisi nelle sette liste. Nel caso nessuno dei tre arrivasse a superare il 50% delle preferenze, si andrà al ballottaggio dove, ipoteticamente, potranno essere anche dichiarati eventuali apparentamenti.

Cantù e Mariano

A Mariano Comense, invece, sono solo due i candidati, per quello che in sostanza è diventato un ballottaggio “anticipato”. Il sindaco uscente Giovanni Alberti è sostenuto dal centrodestra con Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia e da una lista civica Mariano Ideale. Il suo avversario è Stefano Poltronieri, in rappresentanza del Partito Democratico e di Mariano 2.0. Quindi solo due candidati che si divideranno le preferenze. Degli 89 Comuni al voto, 24 avranno una sfida particolare da affrontare, quella al quorum. Infatti, in questi Comuni si è presentato un solo candidato sindaco con la rispettiva lista.

Questo significa che per essere eletto dovrà superare il 40% dei voti validi sul numero complessivo degli elettori. Quindi sarà determinante l’affluenza alle urne.

Si tratta dei Comuni di Arosio, Bizzarone, Blevio, Castelmarte, Castelnuovo Bozzente, Cirimido, Claino con Osteno, Colonno, Corrido, Cremia, Cusino, Dizzasco, Lezzeno, Livo, Peglio, Pognana Lario, Proserpio, Solbiate con Cagno, Sorico, Valmorea, Veniano, Vercana, Villa Guardia e Zelbio.

La curiosità riguarda, per esempio, Rodero, dove il sindaco uscente Giacomo Morelli si è candidato con una lista di soli 7 elementi, mentre un’altra compagine “amica”, sempre con 7 persone, sostiene il “rivale” (ma in realtà amico) Deny Cardaci. Un sistema per evitare lo scoglio del quorum.

Le operazioni di voto

Come detto, urne aperte nei giorni di sabato 8 e domenica 9 giugno, in contemporanea con le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Il sabato urne aperte solo al pomeriggio, dalle 14 alle 22, mentre la domenica si potrà andare a votare dalla mattina alle 7 fino alla sera alle 23. Per quanto riguarda lo spoglio, subito dopo la chiusura delle urne si inizierà a conteggiare i voti per le elezioni europee. Per quanto riguarda, invece, le elezioni amministrative bisognerà aspettare lunedì 10 giugno, con inizio dello spoglio alle 14.

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