Guardate dischi e cd che avete sullo scaffale. Pardon, non riesco a smettere di essere un rottame del secolo scorso: guardate nella “library” del vostro “device”. Ebbene, quale tra le tante canzoni ivi contenute è quella che scegliereste qualora desideraste di rilassarvi?

Ci sono brani e album che senza dubbio vi riempiranno di energia, altri di buonumore, altri ancora vi inoculeranno quella dose di malinconia che, di tanto in tanto, fa piacere avere in circolo. Ma rilassarvi? Badate: potete scegliere solo un brano. Fatto? Ebbene: risposta sbagliata. Qualsiasi cosa abbiate scelto - Enya, una ballata rinascimentale inglese, il suono della pioggia sulle larghe foglie di ficus – difficilmente avrete centrato l'obiettivo.

La canzone “più rilassante”, a giudizio della scienza, è “Weightless” (“Senza peso”) dei Marconi Union, un trio inglese specializzato in musica elettronica. Gli otto minuti e nove secondi di “Weightless” sono concepiti appunto per rilassare e l'effetto, misurato su un campione di volontari, viene brillantemente ottenuto: più di ogni altro brano, quello dei Marconi Union ha indotto nei soggetti uno stato di totale rilassamento, almeno a giudicare da parametri quali il battito del cuore, la pressione sanguigna, l'aria genericamente beota che i volontari medesimi non potevano evitare di assumere durante l'ascolto.

Estendo a tutti l'invio a cercare “Weightless” in Rete per fare la prova, e mi chiedo: sarà possibile stabilire con altrettanta precisione scientifica l'effetto di altri brani e sfruttarlo di conseguenza? Una canzone per stimolare l'appetito, per esempio, (“Honey pie” dei Beatles?, “Jambalaya” dei Carpenters?), e una per favorire la ricrescita (“Hair” dall'omonimo musical?); se l'intenzione è invece quella di ripulire l'intestino, non c'è che imbarazzo della scelta. Attenti però al dosaggio.

 

NOTA - Causa sospetto di imminente bollitura, l'estensore di queste note ha bisogno di una pausa. La "buonanotte" va dunque in vacanza. Arrivederci al 28 novembre.

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