Il pasto nudo

Credo che, inevitabilmente, l'abbiate notato anche voi: i grandi siti di informazione sono diventati dei collage surreali. Le schermate sono composte da finestre - più o meno grandi a seconda dell'attenzione che i redattori vogliono convogliare (o credono di convogliare) su una certa notizia piuttosto che su un altra – tra le quali, ormai, non c'è più “aria”, spazio, interruzione. Gli accostamenti, stante il continuo aggiornamento delle notizie online, non possono essere controllati: questo crea una modalità “random” dell'informazione leggermente straniante.

Ieri, in un sito molto importante e frequentato, l'articolo di papa Francesco in piazza di Spagna era accostato alla ricetta dei tortellini in crosta e l'allarme per lo stato di conservazione dell'autoritratto di Leonardo al flash su quel tizio divorato da un'anaconda. Nella stesso stesso vorticoso contenitore virtuale si mescolavano omicidi, spettacoli tv, consigli di moda, informazione scientifica e uno spazio dedicato a “12 antipasti caldi”.

Non c'è, nell'informazione online, quel breve sipario, quell'interruzione fisica che serve da valvola mentale rappresentata dal gesto di voltar pagina. Se la lettura di un sito fosse un pasto, ci procurerebbe seri problemi allo stomaco. Siccome non è un pasto, faremmo bene a chiederci quale altro organo mette in disordine. Il cervello, forse? Ci crea uno squilibrio mentale vederci bombardati da informazioni alle quali non è stato assegnato un preventivo ordine di spessore morale e di gravità intellettuale? O forse dovremmo essere grati per lo sforzo che ci è imposto di dare noi stessi una gerarchia etica alle notizie? Se è così, dobbiamo impegnarci da subito perché l'obiettivo di chi alimenta i siti è evidentemente un altro: aggiungere sapori, curiosità, solletichi. Non importa in quale ordine e per quale ragione: gli basta raggiungere le nostre papille, i nostri polpastrelli, le leve del desiderio sessuale e di quello affettivo. Dobbiamo imparare da noi a fare i vigili di questa informazione: è l'unico modo per digerire il pasto nudo del web.

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