La banda della scuola

Come ogni buon fessacchiotto da tastiera non può dire di aver incominciato la giornata se, di buon’ora, non produce un “post” di insulti alla Boldrini, il sottoscritto, fessacchiotto non particolarmente incline al vilipendio delle cariche dello Stato, non avvia un nuovo giorno - e soprattutto la costruzione di una nuova “buonanotte” - se prima non visita in lungo e in largo il sito web dell’Ansa, in particolare la sezione denominata “Regioni+”.

Il motivo è che ben poche cose al mondo offrono spunti più del sito dell’Ansa. Certo, c’è la vita reale: ma a chi interessa? Siamo curiosi delle vite “indirette”, piuttosto, di quelle raccontate - meglio ancora: sussurrate - e un brano introspettivo, una pagina di diario scritta col sangue sulla pelle, non susciterebbe nel prossimo emozione alcuna: sì, vabbè , ma il video a luci rosse quando arriva?

L’Ansa ha il valore aggiunto del tono “neutro” che si sforza di mantenere: la prosa diventa quasi burocratica, metallica addirittura, ma è un bene perché chi legge ha la possibilità di aggiungere da sé le coloriture che preferisce.

Il notiziario “Regioni+” consente di fare il giro d’Italia della cronaca locale. Bisogna dire che il panorama non è proprio da cartolina. Dalla Val d’Aosta alla Basilicata, dalla Puglia al Trentino, è tutto un susseguirsi di incidenti stradali, inchieste giudiziarie, rapine e violenze, intervallate dall’occasionale fiera e dalla tipica sagra.

Non bisogna lasciarsi sopraffare e, soprattutto, mai concedersi al giudizio facile: in ogni storia c’è un pezzetto d’Italia e la sorpresa è sempre possibile, anche quando sembra improbabile. Il notiziario del Molise, per esempio, riferiva in questi giorni di un processo in corso a Campobasso: 12 persone tra professori, impiegati e funzionari dell’Ufficio scolastico provinciale accusati di associazione a delinquere. Secondo il pm intascavano, in perfetto accordo, fondi destinati a progetti scolastici. Come si vede, suo malgrado, la “banda della scuola” qualcosa ci ha insegnato: a sospendere lo stupore, ma non la curiosità, per i fatti di questo meraviglioso Paese.

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