Meglio in prigione

Da quando si impara a leggere, o forse poco dopo, ci si rende conto che, nella vita, alcune letture continueremo a ritrovarle. Non parlo delle riletture dei classici - uno dei piaceri più raffinati, a saperlo coltivare - ma delle notizie che i giornali ripetono di anno in anno, tornando ogni volta a testimoniare di situazioni, spesso gravi, che sembrano perpetuarsi.

Una di queste notizie riguarda il sovraffollamento delle carceri. Un problema che non ricordo la stampa abbia mai potuto evitare di segnalare a regolare cadenza. Spiazza, pertanto, sapere che non sempre e non ovunque è così. Ci sono Paesi che non hanno il problema del sovraffollamento delle carceri, ma fronteggiano la situazione inversa: le carceri sono vuote. Troppo vuote.

Accade in Olanda, dove la popolazione carceraria è crollata sotto le diecimila unità su un totale di 17 milioni di abitanti e il personale in servizio ha superato in numero quello dei prigionieri. Buona cosa? Non necessariamente. Le statistiche sui crimini commessi in Olanda segnalano un calo, ma non si scostano dall’andamento nelle altre nazioni europee. Allora, perché l’Olanda ha meno carcerati? Non lo sanno neppure gli olandesi. Il governo ha avviato un’indagine per cercare di capirci qualcosa e intanto si trova a fronteggiare problemi come il dover chiudere alcune prigioni e licenziare parte dei dipendenti.

Tutto questo è strano è un po’ assurdo ma conduce inevitabilmente a una riflessione: per come è organizzata, la società ha bisogno delle prigioni. Perfino nella più utopistica delle contingenze - crimini ridotti a zero - le prigioni probabilmente non potrebbero venire abolite o svuotate del tutto. Una prigione vuota non trasmette necessariamente un messaggio positivo. Al pensiero, infatti, la gente reagisce pensando che se le celle sono vuote è colpa del governo e delle forze dell’ordine, che non fanno abbastanza per catturare i delinquenti. Siamo cinici al punto che, sotto sotto, di una prigione stracolma facciamo il simbolo di una società sicura e realizzata.

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