Senza fogli

Mi capita, non raramente, di prendere appunti a mano. La penna corre sulla carta e annota un pensiero nella certezza che la mente, rivisti quei tratti, provvederà a completarlo e a restituirlo al pensatore - il sottoscritto, cioè - nella sua interezza. Purtroppo tale certezza è effimera. Scrivo qualcosa che vorrebbe significare “articolo su un nuovo dispositivo elettronico che crea l’illusione di scrivere sulla carta” e, pochi minuti dopo, tradito dalla memoria e da una pessima grafia, leggo: «attenersi diagramma daltonico con la torta».

Per fortuna, dopo un braccio di ferro con la memoria riesco comunque a ricostruire il pensiero ed è per questa ragione che la rubrica di oggi parlerà di un dispositivo elettronico che crea l’illusione di scrivere sulla carta.

Lo producono in Norvegia e se ne parla in un video pubblicato nella sezione Tecnologia del sito della Bbc. «Questo prodotto - spiega chi lo ha costruito - si rivolge a quei disegnatori che amano il contatto con la carta. Oggi possono godere della stessa familiare sensazione, utilizzando un tablet».

Legittimo chiedersi perché se un disegnatore che ama tanto la carta dovrebbe rivolgersi a un tablet che, al massimo, può fornirgli una decente illusione di fare ciò che gli piace. Come sempre con l’elettronica i vantaggi sono pratici: i disegni digitali non ingialliscono, né conoscono la formazione di “orecchie” agli angoli. Inoltre, con un tablet la scorta di “fogli” bianchi è virtualmente infinita, a patto ci si ricordi di caricare la batteria.

Il successo del tablet simil-carta norvegese è forse scritto nel futuro: il disegnatore più ostinato cederà quando vedrà chiudere l’ultima cartoleria del quartiere. E allora penserà che, con la carta come con molte altre cose della vita, invecchiando resta spesso l’illusione delle cose e non le cose stesse. Purtroppo per lui non avrà sottomano neppure un foglio da stracciare per farsi passare il nervoso.

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