Stupide spie

Nel settembre del 1940 dodici spie tedesche vennero paracadutate in Gran Bretagna. La loro missione era preparare l'invasione dell'Isola. In codice: Operazione Lena.

Nel giro di poche settimane questi occulti invasori finirono, quasi tutti, agli arresti. Uno di loro si tradì ordinando una pinta di sidro un un pub: non c'era chi non sapesse, allora, che in tempo di guerra al mattino lo smercio di alcol era vietato. Altri si fecero notare in Scozia, procedendo, in bicicletta, lungo il lato sbagliato della strada. In generale, le spie naziste si dimostrarono inefficienti, poco preparate e, come recita un rapporto dell'epoca, "vittime della loro stessa stupidità".

Perché l'intelligence del Terzo Reich - che in altre occasioni aveva dato prova di impeccabile preparazione - avesse affidato una missione tanto importante a una versione allargata dei Brutos è un mistero che da anni tormenta gli storici (se passate davanti all'uscio di uno storico, fate attenzione: ne udirete i lamenti). Oggi scopriamo che la scelta potrebbe essere stata intenzionale. Dopo uno studio approfondito delle carte lasciate da Herbert Wichmann, l'ufficiale responsabile dell'ufficio di Amburgo del servizo segreto, la ricercatrice Monika Siedentopf è giunta alla conclusione che ci fu la precisa volontà, da parte dell'organizzazione di intelligence hitleriana, o almeno da una frazione di essa, di assicurarsi fin da subito che il piano di invasione della Gran Bretagna fosse destinato a fallire. Un vero e proprio sabotaggio. Ecco perché fu scelto un manipolo di spie che poteva passare, al massimo, la selezione per il Grande Fratello 5. All'insaputa del Führer, il servizio segreto tedesco voleva evitare un massacro.

Questa ipotesi storica ci lascia attoniti rispetto al passato e confusi davanti al presente. E se la situazione attuale di stupidità diffusa, trasversale, convinta e istituzionale fosse in realtà un piano voluto da un'entità segreta al fine di risparmiarci un male peggiore? Ecco che cosa siamo ridotti a sperare: di essere stupidi per volontà dell'intelligenza.

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