Terra Terra

Strano, a dirsi: pensiamo tutti di vivere nel solito mondo triviale e invece siamo in piena fantascienza. Un tempo il problema di trovare un pianeta abitabile alternativo alla Terra si poneva soltanto nei film. Un asteroide sta per colpire il pianeta come farebbe una boccia con il pallino. Che fare? L’umanità della fantascienza, quella in tuta argentata con pistola laser al fianco, progetta un’emigrazione di massa. Naturalmente, c’è chi vuol salvarsi prima degli altri e nasconde l’ubicazione del nuovo pianeta, ma uno scienziato saggio e buono combatte per la salvezza di tutti e, nei ritagli di tempo, bacia una ragazza.

Tutto questo appartiene al passato. Oggi non pochi scienziati pensano che sia troppo tardi per salvare la terra dal riscaldamento globale e, seriamente, ritengono che dovremmo metterci a cercare una seconda casa, un po’ come fanno i milanesi sui laghi o a Madesimo. Purtroppo, nella fantascienza l’operazione risulta più semplice che nella realtà. Innanzitutto c’è il problema della distanza: per superare la Via Lattea dovremmo metterci a ragionare in termini di anni luce e oggi non c’è utilitaria che, con un pieno, arrivi oltre Nettuno. Anche ammesso di approdare a un’altra galassia, dovremmo metterci subito a cercare un “pianeta abitabile”. Per gli scienziati, esso risponde ai requisiti di avere degli oceani e di girare intorno a un Sole qualunque. Noi comuni cittadini pretenderemmo dell’altro: un’atmosfera respirabile, temperature non inferiori ai -60C e, naturalmente, il wi-fi.

Non sarà facile, dunque, cambiar casa. Dovremo tenerci questa ponendoci un’alternativa filosofica: continuare a vivere come facciamo oggi, e finché ce n’é poi si vedrà, oppure impostare massicce politiche di risparmio ambientale. Personalmente, se le politiche di risparmio fossero compatibili con il godimento sceglierei la seconda ipotesi. Tuttavia, considerando la più ferrea legge naturale – le cose buone fanno male e quelle cattive fanno bene – temo che dovremo rassegnarci a sacrifici aspri e dolorosi. Ovvero a una visione della vita meno svagata e più, come dire, Terra Terra.

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