Virile ironia

Su questo, almeno, non c’è dubbio: l’ultimo uomo sulla faccia della Terra sarà una vedova. Lo dice la statistica: le donne vivono più degli uomini. Questione di temperamento, resistenza e, a dirla tutta, anche giustizia. Il maschio, nonostante mantenga una sorta di sbilenca supremazia, sempre più antistorica e sempre più patetica, è sconfitto e addirittura umiliato nella lotta alla sopravvivenza. C’è forse qualcosa nei suoi cromosomi che gliela fa interpretare come un combattimento furibondo, quando le donne hanno già da tempo dimostrato che trattasi invece di una corsa di resistenza: maratona, non pugilato.

Perché le donne vivano più a lungo degli uomini - a parte le ragioni di cui sopra, più psicologiche che legate alla biologia - non è mai stato troppo chiaro. Oggi gli scienziati se ne escono però con una spiegazione interessante: la ragione - spinto dalla mia appartenenza al genere maschile stavo per scrivere “colpa” - sarebbe nel testosterone.

Come dice Wikipedia, esso è «un ormone steroideo del gruppo androgeno prodotto principalmente dalle cellule di Leydig situate nei testicoli e, in minima parte, dalle ovaie». Serve agli uomini ad avere il vocione, la barba e la muscolatura potente. Particolare non secondario, presiede anche allo sviluppo degli organi sessuali.

Le donne non ne sono del tutto prive, ma la quantità prodotta è inferiore di 15 volte rispetto a quella dell’uomo. I ricercatori dicono ora che questa differenza incide in modo cruciale sulla longevità. Per sintetizzare: testosterone basso, vita lunga. In teoria, per abbassare i livelli dell’ormone fatale agli uomini non resterebbe che rimuovere il meccanismo responsabile della produzione. Non c’è bisogno che dica qual è. Trovo ironico che la vita ponga ai maschi questa alternativa, ovvero offra loro la sopravvivenza in cambio della virilità, con tutto il contorno mitologico, culturale e simbolico che essa rappresenta. Ma la vita è ironica: basti dire che per affrontarla occorrono proprio quelle parti che qui si ipotizza di eliminare.

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