Viva il sonoro

La notizia è di quelle che mettono il sorriso a chi le scrive e a chi le legge. Difficile che ne escano brani di gran letteratura: il reporter, di solito, non rinuncia a qualche ammiccamento, infila - e non gli par vero! - l’aggettivo “boccaccesco” a riga tre e, sul finale, sbrocca e accenna a “torride carezze” e “appassionati scambi”.

Poco importa: cercavamo una cronista salace, non un epigono di D. H. Lawrence. Purtroppo, anche a cercarle, cronache così non se ne trovano più. Nelle strade della crisi, nell’era del sesso virtuale, dispensato dai download e, semmai reale, confinato nei vialoni di periferia, la passione un po’ ruspante, genuina e casareccia è quasi impossibile da reperire, tantomeno nei giornali.

Quasi, abbiamo detto, perché in soccorso ci arriva una storiella accaduta a Pavia, dove per contenere l’impeto di due amanti - 52 anni lui, 34 lei - è stato necessario l’intervento della Questura. Pur praticando l’amplesso nell’intimità della camera da letto, e dunque lontano da occhi indiscreti, la coppia non ha saputo garantire altrettanta protezione alle orecchie del prossimo. Gemiti, urla, incoraggiamenti, boati, schiocchi e cachinni hanno finito per irritare i vicini i quali, più per esasperazione acustica che per sanguinamento del pudore, hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

In effetti, i due dovevano darci dentro e parecchio se è vero, come è vero, quanto riferito nel rapporto degli agenti: «Già dalla strada era possibile verificare la veridicità della segnalazione». Come dire che la passione, espressa in decibel, aveva superato i limiti imposti, oltre che dalla decenza, anche dai mattoni e dal calcestruzzo, per scendere sulla pubblica via e investire i passanti. L’intervento degli agenti ha giustamente ricondotto la coppia a un comportamento più socialmente accettabile ma a noi resta, sotto sotto, un sorriso. Che non è solo di malizia, ma anche di ammirazione. Per chi, a dispetto di tutto - dei segnali, delle tendenze, dello spread e delle analisi - ha saputo affermare la vita nel modo più umano possibile. Insomma: nello Sblocca Italia, io, questi due ce li metterei.

© RIPRODUZIONE RISERVATA