Celentano vince sempre

Celentano vince sempre

Il punto è che la mattina dopo, anche chi non ha visto il Festival non più voglia di domandare chi ha vinto? E se anche lo fa, non si trova il nome del vincitore in coro. Se uno fa la domanda, la risposta è una grande silenzio. Perchè la suspance poteva esserci quando in lista c'erano i nomi storici di Sanremo. Ma un Paese non si divide tra una seppure bellissima Emma, una Arisa e una Noemi. E tanto meno per i Carta e i Canu che le hanno precedute. Non è che non cantino bene o non abbiano belle canzoni. E' che un Paese, per dividersi, ha bisogno di qualcosa di più fossero anche la farfallina tatuata sull'inguine di Belen o le prediche di Celentano. Che, in ogni caso, anche un po' spelacchiato dagli anni resta sempre il re.
Primo perchè quando sorride, il Paradiso lo porta lui direttamente. E' lo stesso sorriso furbo di quando aveva venti o trent'anni e faceva svenire tutte le donne in Segni particolari: bellissimo. Secondo perché quando canta, che sia la Bibbia, il Vangelo o Ti penso e cambia il mondo, il tempo si ferma. E terzo perché c'è bisogno di persone che sveglino il Paese. Compreso quel piccolino (come si chiama?) che ha vinto la sezione giovani a 15 anni. Lui di canzoni di Celentano non ne conosce nessuna. Dovrebbe affrettarsi ad impararne qualcuna. Perchè magari vincerà un altro festival. Ma non riuscirà mai a dividere il Paese.
Anna Savini
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