Hanno detto la verità. E non vale solo per i giovani di Sondrio, ma per quelli di qualunque altra città italiana.
Hanno detto che i ragazzi sono destinati a vedere sempre le stesse facce, fare sempre le stesse cose, frequentare sempre gli stessi locali, dove mangiano sempre le stesse cose. E che per sopportare tutto questo, compreso lo sparlarsi continuamente alle spalle, devono bere fino a star male. «Che è l’unico modo per non esclamare: chesseratadimmerda».
In quattro parole hanno dato la risposta al milione di domande che fanno sociologhi, psicologi, psichiatri, insegnanti, volontari, sul perché i ragazzi bevono super alcolici a inizio serata. E anzi da inizio serata alla fine.
«Perchè essere alcolista è la scelta più facile». Tutto qui.
La stessa cosa che dicono i ragazzi intervistati da Mtv, che sono di Milano «una città in cui ti senti una formica e non una persona con un nome e cognome» per dirla sempre come i ragazzi della valle. Il video che sta facendo migliaia di contatti su You tube in questi giorni si intitola proprio così: «I ragazzi della valle». Che sono sei, anni da 17 a 20, in jeans, giacca e cravatta e occhiali gialli. Diretti da Ciro Zecca, potrebbero essere gli attori romani dei film «Notte prima degli esami». Parlano di amori, tradimenti e liti, tra compagni di banco, amici e vicini di casa. E se ne vanno in giro in mutande per dimostrare che la città è deserta.
Li hanno criticati. Li hanno accusati di vendere 9 minuti di stereotipi (l’amore in macchina e la canna sul prato). Altri giovani come loro si sono sentiti offesi. Li hanno messi in croce. Gli hanno rinfacciato di aver dimenticato che Sondrio è una città viva che ha una mostra, un evento, una cena, un’inaugurazione, un concerto al giorno. Ma Sergio, Gabriel, Tummi, Prade, Piccol e Bunni hanno solo detto la verità. Che la loro città ha dieci difetti e cento pregi, ma per godersi i pregi bisogna crescere un po’ di più. A Sondrio come in qualunque altra parte del mondo.
[email protected]
Hanno detto che i ragazzi sono destinati a vedere sempre le stesse facce, fare sempre le stesse cose, frequentare sempre gli stessi locali, dove mangiano sempre le stesse cose. E che per sopportare tutto questo, compreso lo sparlarsi continuamente alle spalle, devono bere fino a star male. «Che è l’unico modo per non esclamare: chesseratadimmerda».
In quattro parole hanno dato la risposta al milione di domande che fanno sociologhi, psicologi, psichiatri, insegnanti, volontari, sul perché i ragazzi bevono super alcolici a inizio serata. E anzi da inizio serata alla fine.
«Perchè essere alcolista è la scelta più facile». Tutto qui.
La stessa cosa che dicono i ragazzi intervistati da Mtv, che sono di Milano «una città in cui ti senti una formica e non una persona con un nome e cognome» per dirla sempre come i ragazzi della valle. Il video che sta facendo migliaia di contatti su You tube in questi giorni si intitola proprio così: «I ragazzi della valle». Che sono sei, anni da 17 a 20, in jeans, giacca e cravatta e occhiali gialli. Diretti da Ciro Zecca, potrebbero essere gli attori romani dei film «Notte prima degli esami». Parlano di amori, tradimenti e liti, tra compagni di banco, amici e vicini di casa. E se ne vanno in giro in mutande per dimostrare che la città è deserta.
Li hanno criticati. Li hanno accusati di vendere 9 minuti di stereotipi (l’amore in macchina e la canna sul prato). Altri giovani come loro si sono sentiti offesi. Li hanno messi in croce. Gli hanno rinfacciato di aver dimenticato che Sondrio è una città viva che ha una mostra, un evento, una cena, un’inaugurazione, un concerto al giorno. Ma Sergio, Gabriel, Tummi, Prade, Piccol e Bunni hanno solo detto la verità. Che la loro città ha dieci difetti e cento pregi, ma per godersi i pregi bisogna crescere un po’ di più. A Sondrio come in qualunque altra parte del mondo.
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