Le quattro streghe del fioretto

Le quattro streghe del fioretto

A vederle così sembrano quattro streghe. E poco importa che abbiano regalato all'Italia un altro oro. E va bene, hanno vinto. Sono le più forti. Hanno occupato tutto il podio nel singolo. E hanno portato a casa l'oro a squadre. Ma che antipatia, ragazzi. Le italiane del fioretto sono così sicure di se stesse e sfrontate che fanno venire voglia di tifare qualcun altro. Se non fosse che la tuta fantasia della Russia, inguardabile nella sua bruttezza, rende impossibile anche il cambio di bandiera.
Nel giorno d'oro del quartetto della scherma che poco ha da spartire con la simpatia di D'Artagnan e dei suoi moschettieri, bisogna trovare per forza un altro idolo da qualche altra. E l'idolo c'è. Non è italiana. Non ha la pelle bianca e un po' sciupata come le quattro vincitrici. Ha l'aria della fata e non della strega. Ha un corpo perfetto, con i muscoli modellati dalla fatica. L'eleganza di una modella. E il viso espressivo di un'attrice. Gabrielle Douglas, 16 anni, americana della Virginia è la regina della ginnastica artistica. Mentre gareggia non si riesce a staccarle gli occhi di dosso perchè è bravissima, perchè è perfetta nell'esecuzione degli esercizi. Ma soprattutto perchè è simpatica. Con quel sorriso che chiude ogni esecuzione. Gabrielle è tutto ciò che manca alle altre quattro. E anche se la bandiera per cui vince è a stelle e strisce, l'idolo della giornata è lei.
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