acciSenti

La canzone dell'estate ha già la via tracciata verso il podio. Nulla può superare le dolenti note che ci scambiamo in ogni tappa della nostra giornata; non  importa se siamo al lavoro nel Varesotto o in una località vacanza. Lei, la benzina, questa traditrice, che più la mandi giù e più il prezzo va su. E ci incavoliamo, protestiamo, ci inventiamo mille formule per risparmiare.  Chi procede a 10 euro alla volta, un po' per non esaurire il prelievo di contanti fresco fresco, un po' per illusione ("Vuoi vedere che poi il prezzo scende?", sogna pure baby); chi si toglie il dente e il dolore con un pieno. Chi si districa tra i punti, le maxioccasione del telepass, il tutto condito da improperi vari.
Eppure, siamo sempre in viaggio, mentre, qualche volta, potremmo anche scendere da quell'auto. Fare mezzo passo in più. Oppure udite udite, ricorrere al treno. Ah no, il treno in questi giorni proprio no.
Mi faccia il pieno, accidenti. Anzi, accise-nti.

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