Europa e Africa

Europa e Africa

Rincasando per pranzo mi capita spesso di passare davanti a una scuola all'ora di uscita, e di incrociare sciami di scolari vocianti, finalmente “liberati” dal loro dovere. I più grandicelli si avviano in gruppo, i più piccoli si allontanano insieme a un adulto. Mi diverte osservare i bambini e cercare in loro tracce di un futuro prossimo. Qualche giorno fa - stessa ora, stessa strada - la scena si ripete. Noto una mamma e un bambino, di colore. Lui, otto o nove anni, jeans e maglietta, porta sulle spalle uno zaino colorato, simile a quello dei suoi compagni. La madre indossa un abito a fiori, coordinato con il turbante che le avvolge il capo. Anche lei ha qualcosa sulla schiena: un neonato stretto in un lembo del vestito. Una donna che penseresti di vedere nella savana, e invece sta attraversando piazza Plebiscito. Sorrido pensando che Europa e Africa non sono mai state così vicine, che convivere è possibile, rispettando la cultura di chi ti ospita e mantenendo la propria, che quando questi bambini saranno grandi, l'integrazione sarà già avvenuta.
Emilia Carnaghi

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