Il premio (e non solo) è donna

Il premio (e non solo) è donna

Busto Arsizio, 24 giugno: sala consiliare dove si consegnano civica benemerenza e premi per la patronale. E' soprattutto con accenno alla prima che una signora si rivolge a un avvocato, nonché papà da anni in pole position per l'asilo Sant'Anna e osserva: quante donne qui dentro. Scherzando, ma non troppo, le rispondiamo: il mondo è donna. Quello che scorre in queste giornate particolari di festa, ha spesso una gentilezza sua, mista a grinta,  intendiamoci: altrimenti è difficile andare da qualche parte. Le educatrici che si sono susseguite, lasciando sempre un segno cortese e fermo, le mamme che (soprattutto in passato) più facilmente vanno a prendere i bimbi e seguono la vita dell'asilo... l'elenco è lungo.
Ma donna è l'unico risultato sportivo di cui inebriarsi quest'anno a Busto, con la Yamamay europea; le due volontarie che hanno ricevuto il premio della Bontà, la grande Pinuccia Cagnoni che ha trasmesso l'entusiasmo ai giovani per tanti anni e Loredana Vaccani che mette le forze e il cuore nella biblioteca cittadina. Gli  uomini - tutti da applaudire, a partire dal Valenti che cucina meglio di gran parte delle signore dei giorni nostri, ahimè -  non si offendano. Se ci provassero, il cantore bustocco Ginetto Grilli, premiato anche  lui, li metterebbe in riga: quanti personaggi femminili hanno scandito la storia di Busto, lo sa bene il sinaghino.

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