L'Aristide

Basta sentire il nome, introdotto dall'articolo, e rabbrividisci. L'Aristide. Come se ce ne fosse uno, in città. Ed è così.

Perché alla tavola dell'Aristide abbiamo mangiato tutti, divorando pietanze e ricordi, incontrando il suo orgoglio mantovano che si fondeva con quello bustocco. Al punto che l'Aristide, che aveva servito tanti volti semplici e le star, correva più felice solo allo stadio.

E quattro anni fa pregustava un sogno biancoblù, la sua Pro Patria in B. E poi, come tutti i bustocchi, masticava amaro.

Ma cosa fai, Aristide, te ne vai proprio ora, quando la tua città ha un altro sogno. Ci sembra di sentirlo: vado a vedere il sogno dal posto migliore.

Il posto migliore, come quello che nel tuo locale davi a ciascuno di noi.

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