Modesto come il pane

Dai miei panettieri preferiti trovo sempre aromi e sorrisi ad accogliermi. E mi sembra di conoscerli meglio di me stessa, perché quando entro, prevedo spesso ciò che mi diranno e il garbo di ogni gesto.

Un giorno scopro di non conoscerli affatto, perché non ho compreso l'ingrediente più straordinario che usano. Me lo rivela un loro cliente. Stiamo conversando tutti insieme tra un acquisto di pane e l'altro, quando quasi per caso lui mi chiede: sai che ogni venerdì sera danno il pane alla nostra associazione, così lo consegniamo ai Frati e poi ai poveri?

No, non lo so e mi sento stranamente in colpa, perché non ero riuscita a cogliere la bellezza dei loro sorrisi e del loro lavoro, fino in fondo. Punto lo sguardo sulla prestinaia, ma lei non ricambia. Con un vago rossore, sta sistemando le michette. Quando rialza gli occhi, il messaggio è chiaro: passiamo a un altro discorso?

Buono come il pane, o modesto come il pane.

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