Pinketts e Lucio Flauto

Un'onda ne fa sempre nascere un'altra e con Andrea G. Pinketts a Ispra si ammira una panchina speciale, quella di Mario Berrino ad Alassio.

Da orgogliosa cittadina, noto che è biancoblù, come il foglio che mi porge Pinketts, e su cui ha scritto: sono immortali i ricordi che altre persone hanno dei gesti, delle parole, delle cose che fai.

Mi scappa il sospirone, perché il pensiero corre a Lucio Flauto. Personaggio sul quale torno spesso, mi perdonerete, ma continuo a non capire perché un inventore della tv e di mille forme di spettacolo non sia riconosciuto come merita.

Pinketts si illumina a questo nome e verga una dedica che ora condivido: per Marilena, senza dimenticarci di Lucio.

No, non ce ne dimentichiamo. Qualcuno che può, a Busto Arsizio, dove quella tv nacque grazie a spiriti intraprendenti, qualcuno a Varese, può far sì che questo auspicio diventi realtà anche istituzionale? E raccogliere le voci che non dimenticheranno mai Lucio Flauto?

Anche perché è questa la città da ricordare. Quella che sapeva creare. Non quella che ama farsi distruggere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA