Un sindaco, un amico di tutti

Sapeva sorridere e far sorridere, Giancarlo Tovaglieri. Ma non posso dimenticare lo sguardo addolorato che intercettavo nei pressi del Comune, da quando il suo amico Angioletto Castiglioni non c'era più.

Mi segue l'immagine di questo avvocato, che più ancora delle regole rispettava l'umanità. E sempre era passato dall'ufficio dove stava Angioletto, per uno scambio di idee sulla loro amata Busto e sulla vita.

Ma Giancarlo Tovaglieri mi tirerebbe sicuramente le orecchie se lasciassi correre la malinconia, apostrofandomi con un "dem balen".

E allora sfoglio pagine più lontane, la sua voglia di scherzare ma soprattutto di comunicare. Nulla lo intrappolava in schemi rigidi, tant'è che fece scalpore quando lui, un ex sindaco Dc, diventò un leghista della prima ora.

Seguiva sempre la vita politica e compariva in consiglio, per ascoltare e confrontarsi, quando poteva. Anni fa mi ricordo quando ci trascinò tutti a un "postconsiglio" in un pub, e mentre si incaricava di ordinare vino e cibo, ci raccontava storie. Ai consiglieri di ogni colore politico, ai giornalisti, a uno spettatore.

Oggi ci chiudiamo negli uffici e ci si guarda in cagnesco. Un tempo si litigava e si era amici. Questo e molto altro, mi ha insegnato Giancarlo,innamorato della sua Rosina, della sua famiglia, della sua città, del cielo che percorreva con l'aereo e con un sorriso.

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