Una collera anche rosa

Ci sono due giovani di belle e fondate speranze. Costruite sullo studio, sui sacrifici, su ore e giorni trascorsi a lavorare con la mente tesa ad apprendere, di continuo.

Come tante. Quelle due ragazze sono anche loro tra la folla della "Giornata della Collera". E si trovano lì, perché quelle belle speranze si stanno sfaldando. Perché chi ha insegnato loro nozioni preziose e l'ancor più prezioso valore del sacrificio aveva un libro non aggiornato. Mancavano i capitoli, scritti con furore crescente e cieco, dalla burocrazia negli ultimi anni. Da istituzioni che si fanno eleggere dalla gente, salvo stare alla larga dalla gente quando poi c'è da prendere decisioni: ecco che ne scaturiscono di assurde, in grado di frenare tutto.

Di frenare anche i sogni, costruiti sulla terra, di due ragazze e tanti altri loro coetanei. Che progettano meravigliosi edifici, ma non sanno per quanto tempo ancora. Sanno però che nessuno, quel tempo impiegato per imparare un mestiere e disegnare luoghi belli e confortevoli, potrà mai restituirlo.

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