Vita da strada

In sosta davanti a una chiesa, mi tocca assistere a questo spettacolo. Un automobilista che frena un po' tardi, ma senza combinare disastri; quello davanti a lui che scende furibondo e urla un'espressione spiacevole, che di fronte a quel sacro edificio provoca ancora più dispiacere.

La scena infuria ed è desolante. Tanto nervosismo, tanta rabbia per un incidente oltretutto evitato. Sposto lo sguardo: una donna sta manovrando per parcheggiare in uno spazio degno di un tir, tra la mia macchina e quella di una persona con la quale sto parlando.

Un uomo, ovviamente, perché mi avverte: o tampona me o tampona te. Malfidente, gli rispondo. Intanto, però, istintivamente schiaccio la chiave per segnalare meglio la mia presenza. Dentro di me, chiedo scusa. E visto che ci sono, chiedo perdono anche all'Insultato.

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