Nell'immaginaria Repubblica di Zubrowka, in cima a un monte sorge un'antica, sfarzosa e fascinosa struttura: è il Grand Budapest Hotel. Meta preferita di signore altolocate, l'hotel è gestito con rara maestria da Monsieur Gustave H. Lui è il miglior concierge che un albergo rinomato possa desiderare. Siamo intorno agli anni '20. Il racconto si snoda lungo cinquant'anni. Ben presto Gustave H. stringe un'amicizia con uno dei suoi collaboratori più giovani, Zero Moustafa, destinato a diventare il suo protetto. Una delle clienti più affezionate del Grand Budapest, Madame D., si fida a tal punto del consierge da affidargli un prezioso quadro rinascimentale. Ed ecco i guai. Quando la donna muore il figlio Dimitri accusa M. Gustave di averla uccisa e lui finisce in prigione. In suo aiuto correrà proprio il giovane Moustafa... Wes Anderson si conferma, ancora una volta, un maestro dell'arte cinematografica. Presentato in apertura alla 64^ Berlinale il nuovo film scritto e diretto da Anderson è capace di catturare la realtà attraverso una storia fantasiosamente assurda. Un ritmo incalzante caratterizza lo svolgersi del racconto che con estrema eleganza e leggiadria attraversa diversi generi, dalla commedia al noir, fino all'avventura, muovendosi tra il grottesco e il surreale, mostrando una sofisticata armonia tra le varie componenti. I personaggi che animano la vicenda sono tanti eppure non si sovrappongono mai. Ognuno di essi è pienamente riuscito. Ralph Fiennes nelle vesti di M.Gustave regala una delle migliori performance della sua brillante carriera. Il cast è ricco di grandi star da Adrien Brody a Willem Dafoe, da Jude Law a Bill Murray, da Edward Norton a Tilda Swinton passando per Léa Seydoux.
