Wilson è un misantropo. E' un uomo di mezz'età, solitario, nevrotico, eccentrico, musone e onesto in modo esilarante. Di recente, per via di un eccesso di solitudine, ha ripreso i contatti con la sua ex moglie, Pippi, che non vedeva da diciassette anni, e che è pronta a sconvolgergli la vita con una notizia: lui ha una figlia, ormai adolescente, che è stata data in adozione. Entusiasta, l'uomo non ci pensa due volte a chiedere alla donna di aiutarlo a rintracciare la ragazza , nella speranza di poter stringere una relazione con lei. La sua natura conflittuale e il suo fare aggressivo certamente non aiuteranno la realizzazione di questo desiderio... Dire la cosa sbagliata e rifiutare di scusarsi. Questo nuovo lavoro di Craig Johnson, qui al suo terzo lungometraggio dopo "Uniti per sempre" (2014) e "True Adolescents" (2009), è commedia che in un certo senso difende i "tipi strani", in questo caso un uomo scorbutico, che forse ha davvero capito come vivere, un uomo che quotidianamente disturba le persone in un modo tutt'altro che accattivante e che guarda al tema delle relazioni attraverso la storia di un misantropo e di una famiglia disfunzionale. Basata ull'omonima graphic-novel scritta da Daniel Clowes che ha firmato anche la sceneggiatura, è stata presentata in anteprima al Sundance Film Festival 2017 e vede protagonista l'incredibile Woody Harrelson affiancato da Laura Dern e Judy Greer.