Sant’Anna, più tutela per i dipendenti vittime di aggressioni

Messa a punto un’apposita procedura per chi lavora in ospedale

“Maggiore tutela per la sicurezza degli operatori ospedalieri vittime di atti di violenza”. La prevede la procedura messa a punto dall’Ospedale Sant’Anna, che ha introdotto la consulenza legale e psicologica per i dipendenti che dovessero subire aggressioni e volessero rivalersi (ad esempio con un risarcimento danni) nei confronti dei responsabili.

Il documento è stato redatto dall’Ufficio Affari Generali e Legali, dal Servizio Prevenzione e Protezione, dalle rappresentanze sindacali (Rsu), dalla rappresentanza dei lavoratori per la Sicurezza e dalla funzione Risk Management: Rappresenta il risultato di un lavoro iniziato a maggio, dopo alcune aggressioni perpetrate ai danni del personale della Vigilanza, del Pronto Soccorso e del Dipartimento di Salute Mentale.

Il documento tra le altre cose prevede che l’ospedale metta a disposizione degli operatori vittime di violenza un servizio di counselling fornito dall’Unità operativa Affari Generali e Legali, “che verificherà anche l’esistenza dei presupposti per la promozione di un’azione legale nei confronti della persona che si è resa responsabile dell’aggressione”.

A disposizione anche un servizio di counselling psicologico, “in modo da attivare un colloquio con personale specializzato per ricevere aiuto nel superare il trauma psicologico subìto” dal dipendente.

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