L'economia comasca
boccia la politica

Sette associazioni di categoria snobbano gli incontri con i candidati

COMO Le principali sette associazioni economiche comasche hanno concordato un documento che critica i partiti e la politica attuale e indica come priorità le infrastrutture e la sicurezza e invoca l’azione di una «lobby territoriale». «Le cose devono cambiare - spiega il direttore di Confartigianato, Giorgio Colombo, interpretando il senso dell’iniziativa - Avevamo sollecitato una nuova legge elettorale che ci restituisse la possibilità di scegliere i nostri parlamentari e non l’abbiamo avuta. I nostri rappresentanti si rendano conto che non può più continuare il distacco fra parlamentari e territorio. Daremo i voti ai parlamentari in base ai risultati. Li renderemo pubblici, insieme ai risultati stessi». Lo schieramento comprende Confartigianato, Unione Industriali, Api, Cdo, Unione commercio, turismo e servizi, Collegio imprese edili.
Queste associazioni non incontreranno i candidati dei vari partiti, né parteciperanno a riunioni politiche.

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